COMUNICATO DI CHIUSURA SOTTOSCRIZIONE

Il Comunicato pubblicato sulle pagine del sito internet del Centro Studi L’Araldo nell’apposita sezione dedicata al Comitato per il Salvataggio del Monumento all’Ardito alla chiusura della raccolta fondi nel 2002.


Il Comitato comunica la chiusura delle sottoscrizioni a sostegno dell’iniziativa, per raggiunta quota prevista da destinarsi allo stanziamento dei lavori. Le modalità e i tempi previsti per la ristrutturazione saranno comunicati nei primi mesi del prossimo anno.
Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno attivamente aderito alla sottoscrizione e preso parte alle iniziative parallele atte al raccoglimento dei fondi.

IL COMITATO.

Nel Cimitero Monumentale di Torino sorge la tomba di Carlo Cherasco, capitano degli Arditi della “Grande Guerra” e personalità di spicco di tale corpo militare. La stessa è sovrastata dal monumento commemorativo dedicato agli Arditi di tutte le guerre, eretto nell’anno 1942. Purtroppo negli anni ’70, il basamento marmoreo venne seriamente danneggiato dalla mano vile di qualche attentatore che diede all’atto una valenza “antifascista”. Il danneggiamento, associato all’erosione causata dai fenomeni atmosferici, ha reso precaria l’intera struttura,alla quale sono necessari urgenti lavori di ristrutturazione. Abbiamo pertanto radunato, in una sera di circa un anno fà, vari esponenti della destra parlamentare e non, per costituire, insieme a quanti avessero avallato l’iniziativa, al sopra citato Comitato. Il nome è stato scelto suggellando un termine forte, “salvataggio”, che rendesse propriamente idea dello stato di pericolosità in cui versa il monumento in questione.

Costituito un primo nucleo di sottoscrittori, ci siamo prodigati attivamente con:

  • la richiesta di una perizia sullo stato di salute dell’intera struttura (eseguita con rilascio di un progetto tecnico per i lavori da effettuarsi, a cura di una ditta cittadina che esegue tali tipologie di lavori).
  • la richiesta alle autorità competenti dei necessari permessi (di cui siamo legalmente in possesso).
  • la creazione di un’opera di informazione e sensibilizzazione dell’iniziativa (è già disponibile varia documentazione, a richiesta presso la nostra casella arditocherasco@hotmail.com).
  • siamo giunti dunque ad una successiva fase, cronologicamente l’ultima ma prioritaria per l’importanza: la raccolta dei finanziamenti per la realizzazione del progetto. E’ tuttora in opera una vasta raccolta di autofinanziamenti che coinvolge uomini che hanno avvalato l’iniziativa.
  • varie manifestazioni sempre indirizzate al medesimo fine sono state già in passato intraprese, tra cui l’organizzazione di un paio di concerti ed una cena, i cui proventi sono stati interamente devoluti alla cassa del Comitato. Altre successive sono in fase di studio ed organizzazione (a tal fine sono gradite possibili segnalazioni d’iniziative a tal fine).

Invitiamo pertanto tutti coloro che desiderino farlo, ad una concreta collaborazione, in modo che il progetto divenga concretezza e gli sforzi unanimi di una comunità di “uomini e di idee” costituisca l’alternativa, alla soglia dell’anno duemila, a quel mondo intriso di cultura progressista ed lassismo che si prodiga ad imporre al nostro popolo di recidere i legati con un passato che gli appartiene, rifiutando a priori ogni forma di analisi storica. Riteniamo doveroso addurre obbiettivi concreti, tangibili e contemporaneamente al sorgere di polemiche indirizzate alla “legittimità d’esistenza” di alcuni monumenti che a detta di qualcuno, dovrebbero addirittura essere rimossi per recidere completemente anche la “visibilità” di alcuni periodi storici, intendiamo riaffermare il concetto che la storia non deve essere monopolio di “fazioni ideologiche”, ma analisi lucida e sottratta a sterili nostalgismi di parte. I monumenti hanno una propria valenza simbolica: la “cementificazione” di idee e principi, di sentimenti patrii, di orgoglio nazionale, che rimangono tali di fronte al trascorrere del tempo, al declino morale ed architettonico sancito dell’odierno caos della modernità.

Invitiamo pertanto non solo ad una collaborazione per la riuscita del progetto ( che una volta concretizzato potrà fungere da esempio, da punto d’inizio), ma a rendersi promotori di iniziative simili nei propri comuni di appartenenza. Vi esortiamo inoltre a segnalarci particolari monumenti ed opere architettoniche che vengono lasciate incustodite e sono soggette all’incuria del tempo (inviandoci documentazione, articoli, foto). Potremo così dar vita ad una “carta nazionale” dei monumenti abbandonati e lasciati al loro triste destino, in modo da poter intraprendere delle iniziative corali, magari con la prospettiva futura di un comitato nazionale. Chissà che sensibilizzando chi ancora possiede del sano amor patrio, qualcosa non possa finalmente cambiare….


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