Testo e musica Massimo Rotoloni (1990)
Jan aveva una madre
anche se quel giorno sembrò
che la dimenticasse nell’istante che fu ferito.
Ferito dalla gente
che non volle rispettare la sua libertà
che fu ferito nel cuore
nel vedere il dolore della sua gente.
E Jan aveva una ragazza
che amava anche lui come me
eppure in un istante
sembrò dimenticare anche lei
e il fuoco che per lei provava
fu spento da un fuoco di libertà
e preferì far cenere della sua carne
piuttosto che lasciarla in preda
a iene assetate di potere
potere senza rispetto
rispetto di chi come lui
si volle creder libero
d’amare la sua donna
e ridere con lei parlando la sua lingua.
E fu così che in piazza
quel giorno un grido s’alzo
un grido disperato
che mai più nessuno dimenticò.
Da oggi avrete un servo di meno
perché Jan se ne va
lontano in cenere nel vento
ma mai vi servirà.
E forse sarà solo l’ultimo gesto
suo di libertà
e forse già domani
più nessuno più lo ricorderà
eppure avrebbe voluto,
veder sua madre invecchiare ancora
eppure amava la sua donna
proprio come l’ami tu.