INDOLE
Nazione: Italia
Tipologia: Rock Identitario
Periodo Attivitá: dal 1998
Si formano a Cagliari nel 1998. Il gruppo è composto da: Aurelio Atzori, voce; Giacomo Raffo, chitarra; Andrea Frau, chitarra; Marco Mameli, basso e voce; Luca Garau, batteria e voce.
Note:
DALL’ISOLA DELL’ORGOGLIO
Terra di vento e sensazioni forti la Sardegna. Gente dura, temprata e orgogliosa che ancora vive e difende tradizioni ben radicate. Come figli della Sardegna, gli Indole hanno portato alla Musica alternativa un vento profumato, carico di aromi, di fantasia e spregiudicatezza, ben coniugati però con una cocciuta e seria difesa delle radici storiche e politiche che li caratterizzano.
Fantasia e tradizione, fanno di loro l'emblema - insieme ad altri gruppi di rock identitario degli anni Novanta (Aurora, DDT, Rokkaforte) - di una nuova volontà di confronto. Musica nelle vene, voglia di cantare senza guardare in faccia alle etichette. Pronti a suonare in feste popolari e persino nelle feste organizzate dalla sinistra, senza venir meno al loro repertorio dichiaratamente "politically incorrect".
Qualche sbarco "in Continente" pochi purtroppo, ma sufficienti a fondere le loro capacità con quelle dei gruppi fratelli, come nel concerto a Colle Oppio (Roma) in occasione dell'uscita del cd "OLTREMURO!". Ma sempre tante difficoltà legate ad un ambiente disorganizzato, non professionale, privo di sbocchi e di risorse.
Così ecco la diaspora, "l'emigrazione" al Nord di alcuni componenti, il distacco amaro da un sogno che rimane cocciutamente vivo nella volontà di Aurelio, la voce e l'anima del gruppo. Anche se gli Indole calcano solo raramente le scene dei concerti, il loro spirito non si spegne, i loro ideali e la generosa intelligenza di Aurelio alimentano altre iniziative (compreso questo sito dell'archivio storico della Musica alternativa) ma anche nuove canzoni, nuove armonie e nuove poesie che presto si trasformeranno, speriamo, in produzione vera e propria. Perché gli Indole, cocciutamente, sopravvivano come i profumi e le bellezze della loro terra.
Guido Giraudo