Alemanno contro Vattani
Testata: LA REPUBBLICA
Data:22 gennaio 2013Autore: Giovanna Vitale
Tipologia: Generico
Locazione in archivio
Stato:RecuperatoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Recuperati,La Repubblica 2012-01-22
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NON bastava la linea dura adottata dal ministro degli Esteri Giulio Terzi. Ieri, a sorpresa, a sollecitare sanzioni per Mario Vattani è stato anche il sindaco Alemanno, di cui il console d'Italia a Osaka è stato per tre anni consigliere diplomatico.
INTERVISTATO da Fabio Fazio a "Che tempo che fa", l'inquilino del Campidoglio ha prima bollato l'esibizione canora del console fascio-rock come «una brutta performance», ha poi ricordato che «Vattani è un diplomatico», dunque obbligato a un certo contegno, infine condiviso le iniziative della Farnesina che «ha aperto un procedimento disciplinare e quindi - ha concluso - credo ci debbano essere sanzioni».
La prima sconfessione pubblica dell'uomo che per oltre tre anni ha guidato le missioni del Campidoglio in terra straniera. E che già aveva curato le relazioni internazionali di Alemanno nel quinquennio trascorso alla guida dell'Agricoltura. Parole che, pur fra mille imbarazzi e qualche reticenza di troppo, sanciscono una frattura insanabile nel lungo sodalizio fra lui e Vattani. Ma dopo la condanna senza appello emessa dal ministro Terzi («Indubbiamente un atto molto riprovevolee inaccettabile» aveva definito il concerto inneggiante al Ventennio tenuto dal console a maggio nelle inedite vesti di frontman del gruppo di estrema destra "Sotto fascia semplice") Alemanno non poteva fare altrimenti. E sposare quella linea dell'intransigenza che forse, se fosse dipeso da lui, avrebbe volentieri evitato.