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Vattani richiamato a Roma: Sono un perseguitato

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ROMA - La Farnesina lo richiamaa Roma entro cinque giorni e lui parla di «persecuzione». Mario Vattani, il console generale di Osaka che ha messo in serio imbarazzo la diplomazia italiana per la sua partecipazione a un concerto rock organizzato da CasaPound, in cui cantava con un gruppo di simpatizzanti fascisti, dovrà lasciare il Giappone e mettersi a disposizione del ministero, a Roma, entro il 22 maggio. La richiesta della Farnesina arriva dopo la decisione del Consiglio di Stato di accogliere il ricorso del ministero degli Esteri contro la disposizione del Tar di sospendere il richiamo a Roma del diplomatico. Vattani ieri ha parlato con l' emittente tv SkyTG24 e si è definito un perseguitato. «Mi ha telefonato il capo dell' ufficio trasferimenti del ministero degli Esteri - ha spiegato Vattani - ho 5 giorni per riorganizzare il rientro dal Giappone, mio e di tutta la mia famiglia. Questa è una persecuzione personale, un accanimento che porta a delle situazioni assurde». Per respingere le accuse di apologia di fascismo, Vattani chiama in causa due esponenti politici che hanno ricoperto incarichi importanti nel governo Berlusconi. «Quando ero al fronte della gioventù, negli anni ' 80, il mio segretario era l' attuale Presidente della Camera, Gianfranco Fini e il suo successore tra il 1988 e il 1989 fu Gianni Alemanno», argomenta il console onorario. A proposito delle sue simpatie per CasaPound, l' associazione culturale di estrema destra, il diplomatico aggiunge: «Un mese prima e due mesi dopo la mia partecipazione al concerto, è stata ospite di eventi organizzati da Casa Pound Stefania Craxi, che era il mio sottosegretario agli Esteri. E non mi sembra che questo abbia creato scandalo». Vattani nel maggio 2011 - prima di essere destinato a Osaka, dove si trova dal luglio 2011 - salì sul palco di un evento organizzato da CasaPound come cantante del gruppo «Sottofasciasemplice». Il video, in cui interpreta canzoni che inneggiano alla Repubblica di Salò e allo squadrismo facendosi beffe del pacifismo di fronte a un pubblico che gli fa il saluto romano, creò scandalo e la Farnesina aprì un' azione disciplinare nei suoi confronti con il deferimento. Ieri Vattani ha definito l' episodio all' origine della vicenda «una cosa che per quanto mi riguarda non è né grave, né indegna», ma per il ministero degli Esteri lo sfoggio di opinioni personali tanto discutibili è incompatibile con la sua carica pubblica. La commissione disciplinare della Farnesina dovrà ora decidere se censurare, sospendere o rimuovere il console onorario.

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