Rassegna Stampa

Carlo

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Con la sua gioia di vivere, con le sue canzoni, Carlo Venturino ci aveva spronato alla lotta ed all'impegno. Quando un incidente, mentre era in sella alla sua moto, ce lo ha portato via alla fine di dicembre a molti non è sembrato possibile un destino così assurdo. Perché proprio lui che aveva dato tanto a tutti noi? Perché proprio lui, che con gli 'Amici del Vento' aveva scandito gli anni della nostra milizia politica più dura, regalandoci momenti di entusiasmo e di cameratismo?
Inutile cercare una risposta. In questi mesi ci sono tornati alla mente tanti concerti, tante manifestazioni, tanti momenti riempiti da Carlo, dalle canzoni cantate con Marco, Cristina e Guido. I teatri gremiti, pieni di camerati che si riconoscevano in quelle canzoni, che le facevano proprie trasformandole in 'inni' quotidiani per la nostra lotta.
Quel eh' ha fatto Carlo per tutti noi merita un ricordo non fugace e .sarà dovere di 'Dissenso' contribuire al più presto a ciò. Le sue canzoni, il suo esempio non possono essere accantonati. Fanno parte di una stagione sofferta, fatta di violenza, di oppressione e di ricatti. In questa stagione Carlo ha portato degli squarci di sole, non rinunciando ad essere custode della 'memoria storica' e 'predicatore' del cameratismo.
Da lui abbiamo imparato la beffarda ironia contro chi ci voleva spazzar via, armato di toga o di spranga; abbiamo imparato non dimenticare chi «per un attimo di fierezza» aveva rinunciato, in nome dell' ideale, alla ' ricchezza' ; abbiamo imparato che l'autentico cameratismo non conosce frontiere; abbiamo imparato che l'amore per la vita, la coerenza nelle scelte 'difficili', la determinazione a 'non arrendersi' non debbono essere solo vuote affermazioni di principio .
Ecco perché non basta ricordare, occorre che altri, più giovani sappiano. Sarà questo il modo migliore per onorare Carlo.

Gruppi citati

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