Canzone per Enzo
Testata: SETTIMO SIGILLO
Data:2016 febbraio 2016Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Settimo Sigillo,Settimo Sigillo 2016-02-02_04
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Enzo Peserico nasce il 20 ottobre 1959 a Sesto San Giovanni. Dopo avere conseguito il diploma di maturità scientifica frequenta la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore dove si laurea nel 1983 con una tesi sul Sessantotto, iniziando poi a collaborare con la cattedra di Diritto del Lavoro.
Dopo la laurea e l’inizio della attività lavorativa in una grande azienda milanese, Enzo sposa Sabrina il 1° ottobre 1988. Dal loro matrimonio nasceranno Carlo, Francesco, Sebastiano e Lorenzo.
Con Sabrina non nasce solo una bella famiglia, ma anche una importante partnership sul piano professionale nell’ambito dello Studio di Consulenza del Lavoro.
Come ha scritto Marco Invernizzi, “Poche persone hanno saputo, come Enzo, coniugare legami familiari, impegno professionale e militanza cattolica in un’unica testimonianza, che sapeva certamente distinguere gli ambiti, ma per unire, per legare, per tenere insieme. E’ proprio questa straordinaria capacità di relazione la sua più grande e più bella eredità.
Queste realtà nascono in qualche modo tutte dalla sua riflessione sul Sessantotto. Enzo sapeva che quella Rivoluzione culturale aveva colpito soprattutto le famiglie e i giovani e così a giovani e famiglie dedicherà gli ultimi dieci anni della sua vita. Il suo impegno nasceva certamente dallo studio e dall’analisi, storica e culturale, ma anche dalla consapevolezza che la rivoluzione del Sessantotto si era radicata soprattutto nelle tendenze delle persone e dunque comportava la costituzione di ambienti, dove queste tendenze potessero essere rieducate, anche attraverso l’esempio. Così il suo ufficio, la sua casa erano luoghi dove lui e Sabrina offrivano generosamente e costantemente il loro tempo, i loro consigli, per organizzare e per incontrarsi.”
Enzo è stato il mio migliore amico: l’ho conosciuto alla fine degli anni 70, appena iscritto al primo anno di Università, ci siamo frequentati con assiduità costruendo un legame tanto più forte quanto più affondava le proprie radici in una consonanza totale sui valori fondamentali, sulla visione della vita e del mondo, sulla consapevolezza che la dimensione soprannaturale e la vita spirituale reclamano un primato indiscusso che deve tradursi in una vita che si conforma a questi ideali.
Enzo mi avvicina all’amore per la montagna, è presente alla mia laurea, è mio testimone di nozze nel 1987. L’anno dopo io sarò testimone al suo matrimonio, per poi avere l’onore di fungere da Padrino di Battesimo per il suo terzogenito Sebastiano.
Dopo oltre 30 anni di amicizia, autentica, profonda, sincera, Enzo lascia la sua avventura terrena in modo improvviso, il 1° gennaio 2008. Era evidentemente pronto a ricevere la corona di gloria preparata dal Signore della vita a coloro che gli sono fedeli. A noi resta però una struggente sensazione di vuoto, l’impressione di un percorso interrotto troppo presto, di una sorta di “ingiustizia”.
La scomparsa di Enzo mi induce a prendere carta e penna, scrivere un testo e poi buttare giù qualche accordo di chitarra. E’ l’ultimo brano che ho scritto, nel febbraio – marzo 2008.