Rassegna Stampa

Skoll e la sua "Storia di guerra e d'amore"

Testata: IL GIORNALE D'ITALIA (online)

Data:30 ottobre 2016

Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Pdf Rivista completa
Locazione: ASDI-Archivio digitale RS,Il Giornale d'Italia,IlGiornaledItalia_20161030

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In uscita il 4 novembre il nuovo disco del cantautore milanese, che verrà preceduto dalla pubblicazione di un video

La storia della musica identitaria (o alternativa, come veniva chiamata all'inizio) è fatta di militanza e canzoni. A catalogarle, con passione e dedizione, l'Associazione culturale Lorien, che dal 1997 ad oggi cura un archivio arrivato a comprendere, tra registrazioni, video, fotografie, locandine di concerti e quant'altro, una mole immensa di materiale. Un archivio immenso, in continuo aggiornamento, allargatosi anche a pagine di approfondimento su temi legati alla canzone patriottica e a fatti e riferimenti di carattere storico.
A partire da questa settimana i componenti dell'Associazione Lorien, in una rubrica dedicata sul Giornale d'Italia, racconteranno fatti e protagonisti di un fenomeno musicale estremamente vivo e vitale. Come l'attività artistica di Skoll, che sta per pubblicare il suo nuovo lavoro. “Storia d'amore e di guerra” (questo il titolo del cd, in uscita il 4 novembre), sarà preceduto, due giorni prima, dall'uscita di un video.
Si tratta di un disco scritto “lasciando spazio a vari momenti della mia vita – spiega Skoll - come un diario in musica in cui si alternano pagine di guerra e di amore. Dopo aver dedicato 'Marmofuoco', l'ultimo mio cd di inediti, alla Grande Guerra d'Italia, ho lavorato ad un disco diviso a metà tra brani che parlano di miei trascorsi personali ed a volte intimi e pezzi sulla forza, fondamentale, inevitabile e salvifica dell'identità”.
Qualche anticipazione: una canzone è dedicata a Dominique Venner, perchè “questo è il solo modo con cui posso 'ringraziarlo' per il suo sacrificio, per averci lasciato un'Idea chiara, semplice, illuminante del percorso da seguire ed aver indicato quali sono le vere, autentiche ed uniche radici dell'Europa”. C'è poi un brano sui “nostri fantastici ragazzi sacrificatisi sul monte Ortigara nel 1917, nello slancio eroico della più sincera e concreta gioventù d'Italia”. E ancora “un brano, per me molto significativo, che è un lunghissimo racconto fatto di storie che si rincorrono e si accavallano sulla forza ispiratrice del Mediterraneo: intonaco bianco, sangue, sudore, spine, ginestre, incendi…dove tutto è piacere e tormento…tra Ezra Pound e Brigitte Bardot, tra i futuristi e Depero, tra D’Annunzio e il fascismo. Ho poi scritto di Marinetti e della sua più indimenticabile nottata d’amore con la più prodigiosa delle sue amanti: la mitragliatrice St. Etienne. Ma ho cantato anche delle Olimpiadi di Roma, quelle del 1960, con le gesta di uno dei suoi protagonisti. E della difesa dell’identità d’Irlanda, con il sacrificio di Constance Markievicz, comandante donna dell’IRA nell’insurrezione di Pasqua, incarcerata più volte dagli inglesi. Ho poi scritto molto di me, della mia vita, come in un diario di guerra, come in un diario d’amore. Ho scritto, in fondo, una storia. Solo una storia. Una storia di guerra e d’amore”.


Gruppi citati

SKOLL

Discografie:

STORIA DI GUERRA E D'AMORE