Rassegna Stampa

CasaPound si prende Acca Larentia

Testata: LA REPUBBLICA

Data:3 gennaio 2018
Autore: Mauro Favale
Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Copia
Locazione: ASMA,RS2-0025,9

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Dieci anni fa, per il trentennale, il primo ad arrivare, alle 9 di mattina, fu Gianfranco Fini che quattro mesi dopo venne eletto presidente della Camera. Insieme a lui, all'epoca leader di An, c'erano Maurizio Gasparri, Gianni Alemanno e Andrea Ronchi a deporre una corona di fiori a due passi da dove, il 7 gennaio del 1978, il ventenne Franco Bigonzetti e il diciottenne Francesco Ciavatta, militanti del Fronte della gioventù, furono falciati dai proiettili di una mitraglietta Skorpion esplosi da un commando mai identificato. La terza vittima della strage di Acca Larentia si chiamava Stefano Recchioni e fu ucciso da un carabiniere negli scontri seguiti a quel duplice delitto.

Dieci anni dopo, domenica prossima, nel quarantennale di quel fatto di sangue che inaugurò il 1978, nello spiazzo davanti alla storica sede del Msi all'Appio- Tuscolano, dei 4 rappresentanti della destra "istituzionale" che nel 2008 diedero il via al ricordo di quella strage, l'unico che al momento ha confermato la sua presenza è Gasparri. « Ma ricordare i nostri militanti massacrati — sottolinea il senatore di Forza Italia — non vuol dire aderire ai vari movimenti che commemorano una tragedia da non dimenticare ».

Già, perché quest'anno più che in passato, l'anniversario tondo di Acca Larentia rischia di essere ricordato soprattutto per i prevedibilissimi saluti romani e per la parata di simboli fascisti messi in campo dalle sigle dell'estrema destra che, ormai in piena campagna elettorale, hanno eletto questo appuntamento a momento di visibilità.

E così se la mattina, senza grandi annunci, ci sarà (come negli anni passati) il ricordo dei partiti (anche i Fratelli d'Italia deporranno una corona di fiori), per il pomeriggio CasaPound, ( che a novembre 2017 ha aperto una nuova sede nel quartiere, proprio lì vicino) ha organizzato un corteo, autorizzato dalla questura, con partenza da piazza Asti alle 15 e arrivo, un chilometro e mezzo dopo, davanti alla vecchia sezione del Msi, in quel piazzale dove da anni è stata disegnata una enorme croce celtica. Non l'unico appuntamento targato Cpi e legato alla « memoria dei camerati caduti»: così recita il manifesto che lancia un concerto, sabato 6 gennaio, con sei band di "area", dagli "ZetaZeroAlfa" del leader di CasaPound, Gianluca Iannone, ai " Fantasmi del passato" passando per gli " Spqr", gli " Hate for breakfast", i "Bronson" e gli "In memoriam". Top secret la location che gli organizzatori promettono di svelare solo a chi scriverà a un indirizzo mail. "Precauzioni" che però allarmano l'Anpi di Roma: « Siamo sicuri che per il concerto non sia stata concessa loro alcuna piazza pubblica », afferma il presidente dell'associazione partigiani Fabrizio De Sanctis. « Piuttosto non comprendiamo — prosegue — come possa essere stato autorizzato un corteo che rischia di trasformarsi in una nuova parata neofascista. È necessaria la massima vigilanza e l'applicazione delle leggi esistenti contro l'apologia di fascismo».

In contemporanea alla manifestazione di Cpi, ad un chilometro di distanza, in via Appia 357 è stato convocato anche un " contropresidio" antifascista. In mezzo, a impedire contatti, ci saranno gli uomini della questura in un dispositivo di sicurezza che verrà messo a punto nei prossimi giorni. E del rischio di « un'ostentazione di durezza » da parte dell'estrema destra parla anche Gasparri che rivendica «se non altro per ragioni anagrafiche » , di aver conosciuto «a differenza di altri » i tre militanti del Fdg uccisi 40 anni fa. « Ognuno ricorda nel suo stile — afferma — ma il punto centrale è riaprire le indagini e pretendere che venga scritta una verità giudiziaria su quei fatti».


Gruppi citati

ZETAZEROALFA - IN MEMORIAM - FANTASMI DAL PASSATO - SPQR - HATE FOR BREAKFAST - BRONSON

Concerti:

ONORE AL SANGUE DEI MARTIRI