Il ritorno del console fascio-rock. Vattani jr «Ora faccio l’olio»
Testata: CORRIERE DELLA SERA IT
Data:19 novembre 2012Tipologia: Generico
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Corriere della Sera.it,Corriere della Sera-it 2012-11-19
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Cantò a CasaPound tra i saluti romani dei militanti e fu sospeso. «Da parte del ministro e del sottosegretario linciaggio mediatico contro di me. Ora basta punizioni»
ROMA - L'incontro è casuale, davanti al portone di un palazzo sotto al Campidoglio, a pochi passi dal comando generale dei vigili urbani. Vestito con pantaloni coi tasconi, maglione a «lupetto» e occhialini da sole, c'è Mario Vattani, 46 anni, ex consigliere diplomatico di Alemanno, poi console in Giappone ad Osaka, richiamato in Italia dalla Farnesina dopo il «caso» dello scorso inverno: quando emerse la sua partecipazione ad un concerto di CasaPound (nella primavera precedente), quando Vattani - in arte «Katanga», leader di una band conosciuta nel mondo della destra radicale romana - salì sul palco e intonò alcune canzoni («Bandiera nera», ad esempio), tra i saluti romani dei militanti. Il diplomatico venne richiamato dal ministro degli Esteri, appena insediato, Giulio Terzi, sospeso per quattro mesi, accusato di «antisemitismo» e richiami al fascismo.
Da allora, l'ex consigliere di Alemanno è sparito, senza rilasciare dichiarazioni. Ora è a Roma, con la moglie giapponese e i due bambini. Al lavoro non è più tornato: «Sono in congedo parentale, poi ho chiesto l'aspettativa». Cosa fa, ora? «L'olio. La mia famiglia ha una tenuta in Toscana». Non sembra pentito: «Erano canzoni, una forma d'arte. Testi che parlano di cose personali». E la bandiera nera, i saluti romani, e «l'altra repubblica» - che sembra quella sociale - citata in una canzone? «Nessun richiamo al fascismo o a Salò. Un'altra repubblica è in senso generale, contro la corruzione».
Sarà. Vattani non si limita a difendersi. Ma contrattacca: «Diedi alla Farnesina ogni elemento per chiarire la mia posizione: nessun saluto romano, nessun inneggiamento, razzismo e tantomeno antisemitismo». E poi? «Mandai tutto al ministero per iscritto, ma la Farnesina ha fatto sparire tutto, senza comunicarlo a nessuno». Possibile? Accuse pesanti, che vanno provate. Vattani non si scompone: «Mi è stato imposto il silenzio stampa. E poi, con le loro dichiarazioni, Terzi e De Mistura (il sottosegretario agli Esteri, ndr ) hanno solo alimentato un linciaggio mediatico». Secondo Vattani, ribattezzato «il console nero» o il «console fasciorock», lui sarebbe la vittima. Ma non fa ammenda per essere andato a cantare in un ritrovo neofascista? «Una punizione ci poteva stare, ma non così pesante». Perché lo ha fatto? «Sapevo che suonavano le mie canzoni e mi hanno chiesto di cantarne una». Normale, no?