Tra orrore e macabre parodie: i 99 Fosse, band neonazista che scimmiotta le Posse
Testata: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT
Data:19 novembre 2008Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Corriere del Mezzogiorno.it,Corriere del Mezzogiorno-it 2008-11-19
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Sul web il gruppo che si riprende nel nome allo storico gruppo partenopea. I fan riuniti sul forum «Stormfront»
NAPOLI - Scimmiottano nel titolo la storica band partenopea antifascista 99 Posse, ma nei contenuti non hanno nulla a che fare con i testi antifascisti di Luca «Zulu» Persico e soci. Si chiamano «99 Fosse» e il nome del loro gruppo la dice già lunga sul leit-motiv della loro musica. Sulle note più celebri della musica leggera, da Celentano a Battisti, da Bennato a Venditti, la band dal lugubre nome che riecheggia tanti crimini storici costruisce testi dall'inequivocabile sapore antisemita. Si comincia con «Anna non c'è», macabra parodia della fortunata canzone di Nek, ma dedicata ad Anna Frank. Annichilisce il ritornello: «Anna non c'è, è andata via. L'hanno trovata a casa sua, nella soffitta di Amsterdam, ora è sul treno per Buchenwald». Ma c'è anche la vendittiana «Nato sotto la stella di David», invece che dei pesci, «Himmler» che sfrutta il motivetto di «Gianna» di Rino Gaetano, e «Azzurro», il cui treno non è dei desideri, ma è quello piombato che va diritto ad Auschwitz.
Le loro canzoni sono apparse recentemente su Youtube, per poi essere rimosse poco dopo. I testi però rimangono e possono anche contare su numerosi siti di supporto, con tanto di fan riconoscibili dai nickname e dalle foto di ispirazione fascista: da Forza Nuova Macerata a PrincipeNeroFN, passando per Sasha Sieg Heil e the Nazidark. Eloquente il titolo del primo album della band neonazista, mai pubblicato e circolato clandestinamente nei circuiti della destra estrema e degli skinheads a partire dalla fine degli anni Novanta: «Zyklon B», il gas assassino usato nei lager per sterminare fisicamente milioni di ebrei. Giallo sui membri del gruppo: l'identità è segreta, solo per intimi le esibizioni, si apprende sul web. Ancora più inquietanti le lodi tributate al gruppo nel forum ad esso dedicato, Stormfront: «Sono troppo spassose queste canzoncine...L'unica cosa che mi da un po' fastidio è l'insulto ad Anna Frank. Intendiamoci non apprezzo certo gli ebrei, però si trattava di una ragazzina che morì tragicamente a soli 15 anni», è la magnanima dichiarazione di Partenopeo. Decisa la replica di Deathmask: «Dicono che il suo diario fosse un falso. Probabilmente è stato scritto per sensibilizzare la gente sui "bravi ebrei". Da giovane lo avevo letto anch'io e in effetti sembrava una ragazza normalissima, uno era quasi portato a tifare per lei. Tuttavia, dal libro risalta sempre il comportamento da topi degli ebrei: erano lì in soffitta e continuavano a scannarsi tra di loro per cose stupide, per la pelliccia o per un pezzo di pane. Nel film, quando sono arrivate le SS, sembravano quasi sollevati». Il revisionismo corre sul web.
Lo storico agente dei 99 Posse, Rosario Dello Iacovo, commenta sprezzante: «Di fronte a idiozie simili non resta che ribadire l'eterno rigurgito antifascista che sin dalle origini ha accompagnato e ispirato la formazione dei 99 Posse». «Non sappiamo - continua - chi siano questi fantomatici "99 Fosse" ma è certo il riferimento sin dal nome oltre a parodiare la band partenopea (oggi sciolta, ndr) riprendono il termine "fosse", che nella memoria storica del Paese non possono che ricordare quelle Ardeatine, dove furono trucidati dai nazisti oltre 300 italiani. E questi sarebbero i patrioti? In realtà sono solo ragazzini ignoranti». Il messaggio antifascista dei 99 Posse sarà mantenuto vivo dallo storico frontman della band, Luca Zulù, con un nuovo tour, in programma a partire dal 2009.