Un ordine dal Belgio: assassinate Lumumba
Testata: LA REPUBBLICA
Data:16 gennaio 2000Autore: Franco Papitto
Tipologia: Citazione
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Recuperati,La Repubblica 2000-01-16
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BRUXELLES - A metà gennaio del 1961, il prigioniero Patrice Lumumba viene trasferito da Thysville, non lontano dalla capitale dell' allora Congo da poco indipendente, a Elisabethville, nel Katanga dove domina già il suo avversario Moise Ciombé puntellato dai belgi. Il giorno 17 Lumumba è assassinato con altri due dirigenti nazionalisti, Maurice M' Polo e Joseph Okito. I belgi hanno sempre negato ogni responsabilità in quell' assassinio che indignò il mondo. Ora un libro del sociologo fiammingo Ludo De Witte, "L' assassinat de Lumumba", inchioda il governo democristiano che all' epoca dei fatti era in carica a Bruxelles. Fin dalle prime anticipazioni la Camera belga aveva già promesso l' istituzione di una commissione d' inchiesta su quel tormentato periodo. Si litiga da un mese, in seno alla commissione esteri della Camera, fra chi sostiene l' inopportunità di "rimestare vicende vecchie di quasi quarant' anni" e coloro che vorrebbero un organismo dotato di ampi poteri, che abbia accesso a tutti gli archivi e possa interrogare testimoni. Il Belgio non ha fatto mai i conti con quel suo pezzo di storia così tragico e dopo quarant' anni la memoria del leader africano è sempre viva, in Belgio come altrove, tanto che Walter Veltroni lo ha ricordato al Lingotto nella sua relazione al congresso DS. Le vicende del Congo appassionarono un' intera generazione: mentre a Bruxelles l' Union Miniére arruolava avventurieri per sostenere la scissione katanghese, la destra italiana metteva in scena al cabaret del "Bagaglino" il "mercenario di Lucera" che cantava: "Salvai monaci e frati dal rogo del ribelle (Lumumba, n.d.r.) ma l' Onu se ne frega se brucia la mia pelle". Era il ' 60, e il secessionista Ciombé veniva accolto con tutti gli onori a Bruxelles dal re e da frotte di banchieri, a Roma dal Papa. Le oltre 400 pagine di Ludo De Witte si leggono tutte d' un fiato. Al centro di ogni intrigo vi è il conte Harold d' Aspremont Lynden, ministro degli Affari africani nel governo cristiano sociale diretto da Gaston Eyskens. Tutte le decisioni governative che riguardano il Congo vengono prese in comitato ristretto e dopo aver consultato la Société Générale de Belgique che possiede Union Miniére. Partono da Bruxelles fiumi di danaro per gli oppositori di Lumumba. La secessione del Katanga è ispirata e resa possibile dagli ufficiali belgi che sono ancora sul posto. Il 6 ottobre 1960, il conte d' Aspremont Lynden invia istruzioni telegrafiche ai suoi uomini a Brazzaville e a Elisabethville: "L' obiettivo principale da perseguire nell' interesse del Congo, del Katanga e del Belgio è evidentemente l' eliminazione definitiva di Lumumba". "Eliminazione si, ma solo politica", si tenta ancora di dire oggi; è difficile crederlo se si pensa ai mille intrighi dell' epoca e soprattutto al trasferimento di Lumumba prigioniero in Katanga, nel covo dei suoi nemici più feroci. Ma la morte del leader africano non è evocata solo dal conte d' Aspremont. Georges Denis, consigliere belga del presidente congolese Joseph Kasa Vubu, scrive il 16 settembre 1960 al ministro degli Esteri belga Pierre Wigny: "Il primo e unico problema era e resta l' eliminazione di un solo uomo: Lumumba". Eppure due giorni prima c' era stato il colpo di stato filobelga di Mobutu. Ma non c' è niente da fare. Il 10 settembre, del resto, Wigny disse ai suoi rappresentanti in Congo: "Le autorità costituite hanno il dovere di mettere Lumumba in stato di non nuocere". E così, il 17 gennaio 1961, un poliziotto belga prende Lumumba per un braccio e lo porta davanti a un albero. E' notte, la savana è illuminata dai fari delle automobili della polizia katanghese (inquadrata e diretta dai belgi). L' ex primo ministro congolese cammina con difficoltà perché ha dovuto subire ogni sorta di maltrattamenti. Un capitano belga comanda un plotone d' esecuzione di soldati katanghesi. Lumumba è falcidiato da una raffica, presenti ufficiali belgi e ministri di Ciombé che guardano in silenzio. –