Rassegna Stampa

Risuona la mitica Thule che è in noi

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data:15 aprile 2004
Autore: Annalisa Terranova
Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Smontato originale
Locazione: ASMA,RS2-0018,20

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Musica alternativa: torna in veste grafica rinnovata il cd della Compagnia dell'Anello che raccoglie brani storici per la Destra
Risuona la mitica Thule che è in noi
Viaggio nei sogni e nei valori senza tempo di oltre due generazioni di militanti

ANNALISA TERRANOVA

Nuova veste grafica ma stesse emozioni di vent'anni fa accompagnano 1'ascolto del cd `Terra di Thule'; in lista tra i “freschi di stampa” della Compagnia dell'Anello da qualche settimana: una sequenza di brani e suoni davvero storica per la destra italiana, irrinunciabile oggetto di culto per i collezionisti di memorie “militanti” e veicolo di valori sempiterni per chi si appresta solo adesso a fame conoscenza (il disco si acquista cliccando sul sito Internet della Compagnia). Realizzato nel 1982, “Terra di Thule” segna un notevole salto di qualità nella storia della musica non conformista,che fino ad allora si era cimentata con le passioni e con le rabbie del “ghetto” e che con questa raccolta forniva note e parole ai sogni e ai mite fondanti di una comunità politica. «Sentimmo di aver realizzato qualcosa – dice Mario Bortoluzzi, uno dei fondatori del gruppo – che poteva essere ascoltato anche fuori dal “ghetto” e che avrebbe trasmesso sempre e comunque la stessa visione della vita. Anche la Rai se ne accorse e ci dedicò incredibilmente un servizio di presentazione nel corso della trasmissione “Primissima” e per illustrare le nostre canzoni scelsero alcuni disegni di Hugo Pratt». La raccolta contiene
“II domani appartiene a noi” canzone di speranza e inno alla vittoria del bene sul male che la gioventù di destra scelse come propria “colonna Sonora” sul finite dei rabbiosi anni Settanta e nel quale ancora oggi si riconosce gran parte della gioventù di An. II disco presenta canzoni particolari e inimitabili perchè non sono state scritte alto scopo di assecondare le mode del momento pur essendo frutto del clima del tempo: forse proprio questo loro carattere “atemporale” le rende comunque attuali e destinate ad essere amate da più generazioni.


Un importante patrimonio musicale, politico e sociale diffusosi in trent'anni solo attraverso il "passaparola", in piena sfida all'era della comunicazione globale


Tra i brani più suggestive quelli densi di reminiscenze medievali come “Terra di Thule” che racconta dell'iniziazione di un “guerriero bambino” e “II costume del cervo bianco , ispirata ai protagonisti dei romanzi cortesi Erec e Enide, cosi come “Il contadino, il monaco, il guerriero” risolve in strofe poetizzanti il rigido trifunzionalismo di Dumezil osannato nelle algide pagine di Evola o nelle tenere escursioni storiche di Regine Pernoud. Non meno famoso il brano "Sulla strada", intriso di romanticismo europeo ma capace al contempo di esprimere l'inquieta gioia di vivere di ragazzi ribelli per vocazione, disponibili a sognare sulle pietre di Carnac o su quelle del picco Montsègur. Luoghi reali ma magici, dove storia e simbolismo si intrecciano come nella mitica Thule, meta immaginaria che sappiamo dimorare dentro ognuno di noi e che sentiamo sempre idealmente lontana. «C'e poi un alto aspetto assolutamente unico di queste canzoni - si legge net sito “Lorien” dedicato alla musica alternativa di destra - la sostanziale omogeneità del messaggio da esse diffuso. Pur nelle differenti fasi storiche e politiche del Paese, nella complessa dinamica dei gruppi e dei solisti e nonostante le sempre nuove e diverse forme musicali adottate, le canzoni "alternative" - da oltre trent’anni - utilizzano tematiche comuni.
In esse si raccontano le avventure, le battaglie, le sofferenze anche le aspirazioni, i sogni ed i valori di oltre due generazioni di militanti; mentre a sempre costante il richiamo alla riscoperta dei valori tradizionali e di temi storici totalmente dimenticati dalla cultura “ufficiale” Dunque la “musica alternativa” può anche essere definita come uno straordinario esempio(unico nell'Italia del trasformismo anche canoro) di fedeltà e di continuità ideale. Infine 1'aspetto veramente saliente, the qualifica come tale la “musica alternativa”, distinguendola dal panorama di ogni e qualsiasi altro genere musicale: popolare, politico, etnico, folk o tradizionale the sia: è la sua divulgazione fuori dai canali commerciali. Nessuno degli oltre 300 prodotti ufficiali realizzati dagli oltre 100 tra gruppi e solisti italiani fin qui censiti, è stato venduto nei circuiti commerciali dei negozi musicali; ne alcuna delle oltre 750 canzoni del repertorio “alternativo” è stata pubblicizzata attraverso radio o televisioni. Della “musica alternativa" si è occupata quasi esclusivamente la stampa di area, con qualche importante eccezione di articoli, di taglio più che altro politico, anche su media a larga diffusione. Questo grande patrimonio musicale, politico e sociale a stato quindi diffuso e conosciuto (da ormai pin di due generazioni) solo attraverso lo strumento tipico delle “culture clandestine”: il “passaparola” In pieno secolo di comunicazione globale siamo pertanto di fronte a un enorme, quanto misconosciuto, fenomeno di espressione artistica antagonista, “alternativa” appunto, che rompe gli schemi della comunicazione di massa».


Gruppi citati

COMPAGNIA DELL'ANELLO

Discografie:

TERRA DI THULE