Concerto fascista, alzare la guardia
Testata: CORRIERE DEL TRENTINO
Data:15 aprile 2011Autore: M. D.
Tipologia: Pre concerto
Locazione in archivio
Stato:CopiaLocazione: ASMA,RS2-0020,70
Torna alla Rassegna Stampa
Trento - Prima furono i Gesta Bellica, band veronese di estrema destra. Oggi sono i Malnatt, quartetto metal di Milano che domani sera si esibirà al Gasoline Road Bar di Spini di Gardolo. Nel circuito metal nazionale sono molto noti, sia per il profilo strumentale che per i testi. «Camicia nera» e «Resistenza bianca» in primis. Alla vigilia del concerto, dal web spunta la protesta firmata dalla Rete antifascista che stigmatizza l'evento promosso da Emilio Giuliana: «A quanto pare il promotore di questo oltraggioso ed offensivo concerto è il solito fascista Emilio Giuliana» scrivono nella missiva. «La città s'indigni» commenta il Centro sociale Bruno.
«E sarò me stesso finché ci sarò. Con il braccio teso ti saluterò! Son della resistenza bianca, il mio domani so qua! È! Non posso più tornare indietro, il mio destino seguirò! E c'è tempo per la lotta, non ci son rimorsi. E non si torna indietro, c'è chi canta ancora: Sei il primo della lista! Che sei un fascista». Sono solo alcuni passi della canzone «Resistenza bianca» dei Malnatt Una delle canzoni che la Rete antifascista cita per manifestare via mail il proprio dissenso alla serata in programma domani a Spini di Gardolo: «Per l'ennesima volta nella città di Trento si svolgerà un concerto fascista/razzista». Il gruppo antifascista non usa mezzi termini definendo i componenti della band «violenti e dichiaratamente nazisti. La band Lombarda è tristemente famosa nei circuiti fascisti, per i testi espliciti ed eloquenti che esaltano la superiorità razziale bianca e per la violenza dei componenti del gruppo. Dopo la balzana uscita del senatore trentino de Eccher che pretende di abrogare la legge Scelba, che vieta la ricostituzione del partito fascista, occorre alzare la guardia e non lasciare passare anche semplici concerti che di fatto propagandano l'aberrante idea fascista».
Anche Stefano Bleggi, del Centro sociale Bruno, commenta la serata in programma domani sera: «Noi ci indigniamo, ora si indigni tutta la città». Dal canto suo, Emilio Giuliana (Fiamma Tricolore) replica alla lettera motivando la scelta della band: «Questa è una scelta commerciale, in questo caso la posizione politica del gruppo è relativa — spiega —. Oltre ai Malnatt si esibirà anche un'altra band che propone un repertorio rockabilly, anni Cinquanta». 0 gestore del locale, Luca Prioli, concorda in pieno. Nessuna questione ideologica o politica, la band è stata scelta per il profilo musicale: «Per me è un concerto come un altro — spiega —, è lavoro e basta. La scelta è esclusivamente musicale ho sempre accolto gruppi di ogni tipo».