Roberto Scocco trovato morto
Testata: CRONACHE MACERATESI
Data:3 gennaio 2013Autore: Filippo Ciccarelli
Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:Solo TestoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Cronache Maceratesi,Cronache Maceratesi 2013-01-03
Torna alla Rassegna Stampa
Il gestore del castello Pallotta di Caldarola era scomparso due giorni fa: poco prima della macabra scoperta era stato rintracciato il suo furgoncino, parcheggiato poco distante da Villa Lauri di Pollenza, il luogo della tragedia. Il decesso causato da una ferita di arma da fuoco
giovedì 3 gennaio 2013 - Ore 13:44
Il ritrovamento è avvenuto in una torretta del parco di Villa Lauri
Roberto Scocco
di Filippo Ciccarelli
Aggiornamento delle 23.15: ”Roberto ha voluto finire la sua vita qui, dove ha trascorso gli anni più belli della sua esistenza, lo diceva spesso”. E’ questo il ricordo degli amici più cari che si trovano ora a Villa Lauri, dove il 56enne è arrivato col suo Fiat Doblò prima di spararsi con un fucile. A Villa Lauri, infatti, c’era il collegio dei frati Mastrocola di Loro Piceno e proprio in quel collegio Scocco ha trascorso gli anni delle scuole medie. I conoscenti lo ricordano come un uomo legatissimo alla famiglia, al lavoro e agli amici stessi. Il corpo è stato trovato su una torretta alta circa venti metri, che veniva usata anticamente dal conte Lauri per dialogare con i fattori e i lavoratori delle sue terre.
***
Aggiornamento delle 21.30: Il cadavere di Roberto Scocco è stato rinvenuto in una torretta all’interno del parco di Villa Lauri. Col passare delle ore prende sempre più corpo l’ipotesi, non ancora confermata dagli investigatori, del suicidio. Il gesto sarebbe stato compiuto utilizzando un fucile. L’uomo aveva compiuto 56 anni da meno di due settimane: era nato il 23 dicembre 1956.
***
Aggiornamento delle 20.30: Roberto Scocco è stato trovato morto dai Vigili del Fuoco di Macerata all’interno di Villa Lauri di Pollenza, poco distante dal punto in cui era parcheggiato il suo Fiat Doblò. La morte è stata causata da un colpo di arma da fuoco; gli inquirenti stanno ricostruendo l’intera vicenda, ma in base ai primi riscontri sembrerebbe trattarsi di suicidio.
***
Aggiornamento delle 19.30: Nel tardo pomeriggio, intorno alle 19, è stato ritrovato il Fiat Doblò di Roberto Scocco, parcheggiato nei pressi di Villa Lauri di Pollenza. Per tutta la giornata un elicottero della polizia aveva sorvolato la zona, cercando il furgoncino, all’interno del quale è stato rinvenuto anche il cellulare di Scocco. Non ci sono tracce dell’uomo, al momento: il Doblò era parcheggiato al margine della careggiata.
***
Non si trova ancora Roberto Scocco, il gestore del castello Pallotta di Caldarola scomparso da due giorni. Le ricerche sono scattate in seguito alla denuncia presentata ieri sera dalla moglie e dal fratello dell’uomo, e si sono subito concentrate in zona Divina Pastora, frazione del comune di Tolentino. Fino alle ore 16.30 infatti il cellulare di Scocco squillava, e questo ha permesso alle forze dell’ordine di identificare la cella agganciata dal gestore, trovandola appunto nella zona a cavallo tra Tolentino e Urbisaglia. Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale stanno lavorando insieme ai Vigili del Fuoco (che coordinano le ricerche), ispezionando l’area, ricca di casolari e piccoli laghetti artificiali. Con il passare delle ore cresce l’apprensione per le sorti dell’uomo; al momento non sono stati trovati messaggi che possano spiegare questo suo allontanamento. Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci possano essere motivazioni economiche o difficoltà di altro tipo che possano aiutare a far luce sulla vicenda che sta tenendo col fiato sospeso non solo i familiari, ma anche i tanti amici che conoscono Roberto Scocco. Tra questi anche
Mario Staffolani: “Roberto si è occupato per un periodo il museo del castello di Lanciano, in questi giorni so che avrebbe dovuto
Le ricerche proseguiranno anche di notte
incontrarsi per la gestione del catering, doveva fissare un appuntamento. Non riuscivo a spiegarmi perché non rispondesse al telefono,
in genere lo si trova sempre, poi ho saputo di questa cosa”. Le ricerche proseguiranno per tutta la notte: i vigili del fuoco e le forze dell’ordine hanno perlustrato con particolare attenzione l’area a fondovalle, vicino al fiume Chienti; domani, se non ci saranno novità, si intensificheranno ulteriormente i controlli, impiegando anche volontari della Protezione Civile. Possibile anche l’impiego di sommozzatori per scandagliare i numerosi laghetti artificiali e vasche che ci sono in zona.