Rassegna Stampa

L'ultimo viaggio sulla terra di Roberto Scocco

Testata: RADIO C1 in blu

Data:2013 gennaio 5

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Solo Testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Radio C1 in blu,Radio C1 in blu 2013-01-05

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05/01/2013

L'ultimo viaggio sulla terra di Roberto Scocco


Si sono svolti a Macerata nella chiesa di san Francesco gremita di gente i funerali di Roberto Scocco
Una folla immensa quella che si è ritrovata oggi alle ore 15.00 nella Chiesa di Francesco a Macerata per dare l'ultimo saluto a Roberto Scocco.
La chiesa era stracolma di persone che avevano conosciuto Roberto Scocco sia per le sue attività lavorative (come pubblicitario e in ultimo come amministratore del Castello Pallotta) sia per il suo impegno politico (nell'msi e in fiamma tricolore poi). Il parroco ha voluto ricordare Roberto come un uomo buono e, anche se inconsapevolmente, testimone del vangelo perché lui agiva in maniera altruista.
Al termine della funzione ci sono stati diversi interventi per ricordare la figura di Roberto Scocco. Particolarmente commovente il saluto del fratello che ha ringraziato tutti quelli che hanno partecipato al dolore della famiglia e vedere una Chiesa così gremita è stata la testimonionza migliore di quanto Roberto Scocco fosse apprezzato e amato. Ha ribadito con orgoglio di essere il fratello di Roberto Scocco: lui si presentava sempre così agli altri perché, quando diceva di essere il fratello di Roberto Scocco, riscontrava sempre un segno d'apprezzamento per una persone in grado di lasciare un ricordo positivo in tutti.
Un animo buono e generoso quello di Roberto Scocco, così come ricordato da un'amica di famiglia che ha detto che questo è il momento di stare vicino e di aiutare la famiglia di Roberto e i suoi figli che erano il suo sole. Lui lo avrebbe fatto per la famiglia di chiunque, ha sempre teso una mano a tutti aiutando anche persone che non conosceva.
Roberto Scocco amava dire di aver vissuto tante vite ed oggi tutto l'entusiasmo con cui lui aveva vissuto la sua esistenza si è riversato nella Chiesa di san Francesco per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio sulla terra, proprio lui che nella vita aveva viaggiato tanto.
Al termine della funzione, mentre il feretro lasciava la Chiesa c'è stato il saluto rispettoso degli amici di tante battaglie politiche. Qualcuno, che magari non lo conosceva di persona, non riuscirà ad andare oltre, sottolineando il gesto del saluto romano registrandone con aridità il numero e le parole che venivano dette senza pensare, senza contestualizzare, che quelli, sbagliati o giusti che fossero, erano i suoi amici che oggi erano lì per testimoniare di non averlo dimenticato. Voglio riportare qui le parole che lui aveva usato nel 2007 per parlare della sua esperienza politica e di orgoglioso cantautore militante perché spiegano il suo percorso politico meglio di qualunque cosa:
"Mi chiamo Roberto Scocco e sono l'autore di questa canzone. Vi ringrazio per avermi pubblicato ma non condivido molto i commenti del sig. V*** che probabilmente non riesce a liberarsi da dei retaggi piuttosto superati.
Sono nato nel 1956 e quindi non ho niente di repubblichino e sono anche uno storico e sotto questa veste faccio da supervisore ad alcune pubblicazioni riguardanti il periodo storico della RSI. Ho collaborato con molte case editrici ed il giornalista Pansa ha attinto molto dall'archivio che mi è stato affidato." [...] "Vorrei chiudere subito la questione affermando che ho vissuto quei tempi e credo di esserne stato un protagonista e mi riferisco chiaramente agli anni '70. Anche se avessi fatto errori non rinnego niente anzi sono fiero di aver partecipato ad un epoca mentre i soliti stavano a guardare. Il mio strumento di lotta era la chitarra e nessuno mi ha mai impedito di cantare anche in piazze di fuoco come Milano e Bologna. Ricordo quei tempi....per lo meno, giusta o sbagliata la parte, ho vissuto con intensità come del resto ho sempre fatto nella mia vita."


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Si svolgeranno questo sabato alle ore 15 nella chiesa di san Francesco a Macerata i funerali di Roberto Scocco, pubblicitario, organizzatore di eventi e, da ultimo, amministratore del castello Pallotta di Caldarola, tragicamente scomparso la mattina del 2 gennaio. Un colpo di fucile al petto autoinflitto la causa della morte, ragione per cui, dopo l'ispezione cadaverica, il magistrato non ha ritenuto di dover disporre l'autopsia. Profonda commozione ha suscitato la notizia del decesso tra quanti, a diverso titolo, lo hanno conosciuto e che non hanno mancato di far pervenire alla famiglia il loro affetto e il loro cordoglio. Non fiori, ma donazioni all'Anffas di Macerata è quanto chiesto dai familiari per ricordare Roberto Scocco, particolarmente legato a tale associazione. Frattanto continuano le indagini per stabilire con esattezza l'accaduto e, soprattutto, i motivi che hanno spinto l'uomo al tragico gesto, anche se cominciano a farsi strada indiscrezioni circa il difficile momento economico che Scocco stava vivendo. Molti dicono di aver notato il furgone di Scocco nella zona di villa lauri da diversi giorni prima del tragico gesto, sicuramente quello era un luogo caro a Scocco perché lì aveva frequentato le scuole medie. In attesa dei funerali la salma è stata composta all'obitorio dell'ospedale di Macerata dove in tanti si sono recati per l'ultimo omaggio a una persona molto conosciuta e stimata.

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Nei pressi di Villa Lauri di Pollenza, vicino a dove era stato ritrovato il suo furgoncino, è stato trovato il corpo senza vita di Roberto Scocco. Più precisamente il corpo sarebbe stato ritrovato in una torretta all'interno del parco di Villa Lauri. La causa della morte è dovuta ad un colpo d'arma da fuoco (un fucile) e gli inquirenti pensano al suicidio, visto che da casa della vittima manca un fucile da caccia, ma si cerca di fare chiarezza ricostruendo tutta la vicenda. Dentro il Doblò sono stati ritrovati oltre al telefonino anche i soldi degli incassi delle ultime serate del Castello che in mattinata Scocco avrebbe dovuto versare in banca dove invece non si è mai presentato.
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E' stata ritrovata nel territorio del comune di Pollenza (nei pressi di villa Lauri) l'auto, una fiat Doblò bianca, di Roberto Scocco, l'amministratore del Castello Pallotta di Caldarola, di cui non si avevano più notizie dalla mattina del 2 gennaio. La macchina era parcheggiata sul bordo della strada. La zona era stata passata al setaccio anche con l'elicottero della polizia e all'interno del veicolo è stato ritrovato il cellulare dell'uomo. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco e le forze dell'ordine, che battono la zona nella speranza di ritrovare l'uomo, la cui denucia di scomparsa era stata presentata alla questura di Macerata, la sera del 2 gennaio, dalla moglie e dal fratello.
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Le ricerche sono inziate con le operazioni dei vigili del fuoco di Macerata e Tolentino, che si sono mossi utilizzando più squadre; mentre gli esperti Saf, reparto Speleo Alpino Fluviale, stanno passando al setaccio la zone del fiume Chienti.

Le ricerche si stanno muovendo in base alle celle telefoniche agganciate dal telefonino di Roberto Scocco e per questo sono iniziate nella zona della Divina Pastora, frazione di Tolentino, dove il cellullare dell'uomo è stato localizzato in un primo momento. Ora si starebbero spostando verso la zona dell'Abbadia di Fiastra. Per il momento non sono stati ritrovati né il cellulare né la macchina dell'uomo, una fiat Doblò bianca.
Roberto Scocco, 56 anni, sposato e padre di due bambini piccoli, aveva lavorato il 31 dicembre al cenone di Capodanno organizzato nella gendarmeria del Castello e ha lavorato, sempre al Castello, anche il 1 gennaio, occupandosi delle vistite guidate per i turisti.

Le ricerche dello scomparso proseguiranno per tutta la notte e, in caso di esito negativo, saranno intensificate anche con l'aiuto dei volontari della protezione civile, mentre non viene escluso neppure l'utilizzo dei sommozzatori per esplorare i numerosi canali e vasche presenti nella zona.


(http://www.radioc1inblu.it/lnews.asp?id=2513)


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