Ritorno a Camelot 2011 - 2/3/4 Settembre (recensione)
Testata: AZIONE TRADIZIONALE
Data:5 settembre 2011Autore: Redazione Azione Tradizione
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo TestoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Azionetradizionale,Azionetradizionale 2011-09-05
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La scienza afferma che un uomo, cresce fino all’età di venticinque anni: dopo entra nella piena maturità. E questi primi 25 anni del Veneto Fronte Skinheads, festeggiati con questa nuova edizione di Ritorno a Camelot, non possono che confermarlo: siamo di fronte ad una realtà matura, cresciuta negli anni, ma che a differenza di quanto sostenuto in biologia, ha tutte le carte in regola per continuare a crescere ancora e ancora. Ritorno a Camelot 2011 ne è stata la dimostrazione concreta. Dimostrazione, cioè, di una organizzazione efficiente, che ha saputo non solo richiamare all’incirca 1500 persone da tutta Europa a raccolta, ma che è stata soprattutto in grado di gestirle - e non è cosa facile! - nel migliore dei modi per tre giorni di seguito. I ragazzi del VFS, hanno così onorato il buon nome della storica Associazione, distinguendosi per la loro abnegazione e il loro sacrificio, che è stato h24: e non è un modo di dire!
La Comunità militante di RAIDO, dal canto suo, ha aderito alla manifestazione, partecipando per l’intera durata di questa. Nonostante la distanza - da Roma a Treviso non è proprio dietro l’angolo… - questa tre giorni ha visto la nostra partecipazione concreta: non solo a chiacchiere dunque, ma nei fatti. Sia attraverso la presenza del materiale autoprodotto da RAIDO, attraverso un proprio banchetto presente tra gli stand della manifestazione, che ci ha permesso di ritrovare vecchi e nuovi amici e camerati, ma soprattutto attraverso la partecipazione alla tavola rotonda organizzata per Sabato mattina. L’occasione è stata dunque propizia, e ben sfruttata dagli organizzatori, per mettere a confronto realtà operanti sul territorio italiano, anche molto diverse tra loro, ma accomunate dalla volontà di confrontarsi faccia a faccia: e riuscirci, non è stata opera da poco. L’incontro dal tema “Idee e comunità tra strada e web” ha visto molte realtà le une a fianco alle altre. Infatti, a prendere la parola, oltre a Giordano in qualità di rappresentante del VFS, molte sono state le realtà a parlare, tanto che elencarle tutte risulterebbe difficile: Lealtà e Azione, Alternativa Popolare, Cervantes, Sardegna Skinheads, Popoli, Giustizia Giusta, e molte altre ancora - tra cui, ovviamente, RAIDO - sono via via intervenute portando ciascuna un contributo di esperienza e di idee che per il futuro fanno ben sperare.
La giornata di Sabato è quindi proseguita con un’altra conferenza, stavolta dedicata all’Europa ed alle prospettive che questa si trova ad affrontare, per poi lasciare nella serata lo spazio alla musica: anima pulsante di Ritorno a Camelot. Già la sera prima era stata la volta di un primo concerto con gruppi come Testudo, Hobbit, Nativi e Still Burnin’Youth. Sabato il VFS ha “schierato in campo” gruppi come Legittima Offesa, Malnatt, Adl122, Four Aces, e per finire, Gesta Bellica a concludere la serata con una emozionante “La rivoluzione è come il vento”.
L’indomani, il tempo di smontare la tenda, un ultimo sguardo alla fantastica cornice naturalistica che ci ha ospitato, ed è la volta di congedarsi da camerati che speriamo di rivedere presto: triestini, milanesi, catanesi, monzesi, catanzaresi…e tanti altri, ai quali, nonostante i chilometri che ci separano, ci sentiamo invisibilmente legati: ed occasioni come queste, stanno proprio lì a ricordarcelo. Li salutiamo perciò con la consapevolezza che, se anche separati da centinaia di chilometri di distanza, operare in contesti, modi e luoghi diversi, ma con lo stesso spirito - cioè, lo stesso riferimento alla Tradizione - ci rende più vicini che mai… Arrivederci a Camelot allora !
(http://www.azionetradizionale.com/2011/09/05/ritorno-a-camelot-2011-234-settembre-recensione/)