Cantare è lottare
Testata: CANDIDO
Data:3 novmbre 1977Autore: Guido Giraudo
Tipologia: Generico
Locazione in archivio
Stato:Rielaborato copiaLocazione: ASMA,RS2-0002,64
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I NUOVI GRUPPI DI CANTAUTORI DI DESTRA
Arriva l’inverno il freddo, la nebbia. Si ricomincia a vivere chiusi nell’ambito delle mura domestiche o di qualche ufficio, si esce poco, si passa più tempo a leggere, a pensare, a ricordare. E’ logico che i ricordi più netti e più belli siano quelli dell’estate appena finita e delle sue avventure. Ma in questi giorni d’inverno il ricordo della primavera e dell’estate porta con sé il ricordo di qualche cosa di nuovo che ha movimentato la nostra vita politica, che ci ha dato una nuova carica in un momento così difficile e atroce. E’ il ricordo vivissimo e sentito dei campi delle feste, dei festivals di destra. Per questo giornale ebbi la possibilità di compiere un reportage sulla prima di queste manifestazioni , che rimane pur con le sue contraddizioni la capostipite. Parlo, sarebbe inutile specificarlo, di Campo Hobbit I che raccolse a Montesarchio, presso Benevento, oltre duemila giovani e decine di complessi di musica alternativa di destra.
Le manifestazioni si sono poi moltiplicate in tutta Italia, si può dire che quasi ogni federazione ne abbia organizzata una, al chiuso o all’aperto. C’è stato Camposud, ci sono state le giornate del Secolo a Colle Oppio a Roma e poi le feste tricolori in moltissime piazze e altre ancora che non ricordo o che neppure so siano state fatte. E’ stato tutto un fiorire di iniziative culturali, dibattiti, conferenze, grafica alternativa, ecologia, editoria contro corrente e musica. Soprattutto quest’ultimo punto rappresenta una novità ed è di questo che ci occuperemo oggi per tentare un riassunto (quasi un catalogo) dei nuovi complessi di destra sorti in questi ultimi tempi. Incominciando dal Nord troviamo i complessi più preparati da un punto di vista strumentale e di contenuti. Essi sono i mai troppo osannati AMICI DEL VENTO di Milano, le cui cassette sono pubblicizzate su questo giornale; gli ZETAPIEMME di Verona, sorti da pochissimo tempo ed esorditi a Roma, le cui cassette si possono ottenere scrivendo alla Federazione del MSI di Verona e la COMPAGNIA DELL’ANELLO di Padova dalle antiche tradizioni e che presto inciderà presso le Edizioni Europa la sua musicassetta. Ultimamente ancora a Milano un altro cantautore FABRIZIO ha inciso le sue inconfondibili canzoni che ricordano il De Andrè prima maniera, per ottenerle ci si può rivolgere a Radio University casella postale 4146 Milano. Continuando nel nostro giro d’Italia della nuova musica di destra ci fermiamo a Firenze dove, presso la redazione della Voce della Fogna, è possibile richiedere i dischi degli JANUM che eseguono un rock contro il sistema di pregevole qualità. Arriviamo così al sud, dove, però è più raro trovare delle incisioni . A Roma c’è la voce squillante di ANDREINA, l’unica solista donna che con le sue canzoni urlate riesce a scuotere qualsiasi ambiente. Poi ci sono i due gruppi napoletani IL VENTO DEL SUD e il complesso di ENZO MATARAZZO. Da Avellino viene RENATO COLELLA che ha messo in musica una poesia di Ezra Pound, da Macerata ROBERTO SCOCCO uno dei precursori della giovane musica alternativa. Anche lui ha pubblicato una musicassetta che si può ottenere solo scrivendo a lui direttamente. In linea di massima questi sono i principali gruppi che durante l’estate hanno movimentato le feste di destra. Sappiamo però, che altro di nuovo è in vista. Sappiamo per esempio, che esiste una musicassetta di un certo DI FIO’ ma non sappiamo come la si può avere. Sappiamo che ultimamente è sorto un gruppo sardo. Ricordiamo che presso le Edizioni Europa sono ancora reperibili le vecchie incisioni di LEO VALERIANO che ai suoi tempi, 68/70, fu incompreso nei nostri ambienti e non appoggiato come meritavano lui e le sue canzoni, alcune delle quali sono entrate definitivamente nel patrimonio canoro della destra come su tutte Budapest. Non sono da dimenticare le canzoni del gruppo NUOVO CANTO POPOLARE del Fronte Monarchico Giovanile di Roma. Sappiamo infine che gli Amici del Vento stanno registrando la loro seconda cassetta. Probabilmente questo catalogo risulterà carente e non completo ma non potevamo attendere oltre a fare il punto della situazione pressati come siamo da continue richieste di informazioni e indirizzi. Lo dovevamo inoltre a tutti i camerati che hanno dato vita a questi gruppi e che è giusto abbiano un’adeguata propaganda dalle colonne di questo che può essere ben definito l’unico settimanale di destra in Italia. Passerà questo inverno e tornerà una nuova primavera, allora ci chiameremo di nuovo e ci conteremo, avremo tante cose da raccontarci e da ricordare. Ci saranno, lo speriamo, facce nuove, nuove idee. Ma speriamo che non manchino anche i vecchi i precursore di questa nuova stagione della giovane destra, i coraggiosi ragazzi che hanno messo in musica la loro voglia di lottare che hanno impugnato le chitarre come mitra. A loro conosciuti o ignoti, di ogni parte di Italia va il nostro ringraziamento per la loro buona volontà e per i momenti di spontanea felicità o di seria meditazione che hanno regalato a noi tutti. Alla prossima primavera amici!