Recensione RAIDO & LA VECCHIA SEZIONE @ Lealtà-Azione
Testata: AZIONE TRADIZIONALE
Data:26 ottobre 2011Autore: Comunità Militante RAIDO
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo TestoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Azionetradizionale,Azionetradizionale 2011-10-26
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Ancora una volta in giro per l’Italia ci ritroviamo questa volta a Monza, per un’intera giornata di eventi presso la comunità di Lealtà-Azione, organizzata nei gruppi di Monza, di Milano e, a breve, di Magenta. Il pomeriggio di Sabato, infatti, è prevista una conferenza dal titolo “Honos Alit Artes – Il lupo e l’aquila” con Nello Gatta, già autore del libro “Il campo dell’Onore“. A sera, invece, il concerto de La Vecchia Sezione. Ma, come giustamente s’impone per una degna “trasferta”, decidiamo di essere operativi sin dalla mattina, sfruttando l’occasione per ritrovarci con amici e camerati vecchi e nuovi.
I camerati di Lealtà-Azione ci dimostrano ancora una volta di conoscere a fondo il concetto di ospitalità e, dopo un buon pranzo consumato a Milano con molti dei loro militanti per conoscersi meglio, ci offrono la possibilità di fare una visita al Campo X, presso il Cimitero Monumentale di Milano, dove riposano molti degli eroi che il 25 Aprile decisero di non arrendersi alla cosiddetta “liberazione”. Lunghe file di lapidi, tutte uguali, che spuntano appena dal prato verde, tenuto e curato costantemente da un’anziana signora. Subito ci viene alla mente che giusto tra qualche giorno migliaia di persone accorreranno rumorosamente – per usare un eufemismo – a Predappio. Ma, quanto vale il costante e silenzioso tributo di questa donna al confronto? Del resto, è l’esempio silenzioso quel che conta…
Continuiamo così a passeggiare, in lungo e in largo, ma soprattutto in silenzio, al fine di cogliere e respirare in una breve meditazione l’importanza del luogo. Così, fra le lapidi di Pavolini e Bombacci incontriamo tre ragazzi, armati di spazzola e secchio con acqua e sapone. Stanno spazzolando un’area del campo, con abnegazione, in silenzio, con costanza. E’ una bella immagine che dà il senso del dono, della riconoscenza, del sacrificio silenzioso ed impersonale che anche dei giovani d’oggi, come noi, vogliono rendere a chi ci ha tramandato una visione del mondo e per essa è morto: fiero e a testa alta.
Per la prossima salita, dunque, decidiamo sin da ora che servirà ritagliarsi qualche ora per supportare materialmente quest’opera di manutenzione del Campo X per affiancare il lavoro dei ragazzi di Lealtà-Azione, che ogni 20 giorni organizzano squadre che puliscono le lapidi e tengono in ordine il prato. Azione di testimonianza necessaria che rende, solo paradossalemente, un luogo che ospita i caduti in luogo di vita e rigenerazione.
Lasciato il Campo X si avvicina il momento della conferenza e, raggiunta la sala di Monza, dove poi la sera si svolgerà il concerto della LVS, troviamo molti camerati giunti per l’occasione. Con Nello Gatta, ci lasciamo trasportare nei bellissimi squarci di Roma antica, dei legionari e degli imperatori e dei re. L’idea imperiale di Roma, la visione del mondo e l’esempio romano e l’attualità del messaggio del vir romano: questi, in breve, i densissimi punti toccati da Nello nel suo chiaro e puntuale intervento, che ha nutrito un grande interesse del pubblico, il quale ha ricambiato con molte domande ed approfondimenti.
E’ la volta, ormai, del concerto de La Vecchia Sezione. La formazione è ben strutturata, con Fabian e Mario alla chitarra e alla voce, Baldo al basso e Niccolò alla tastiera.Si parte con dei pezzi molto ritmati e d’impatto, sempre frutto della migliore musica alternativa: “Intolleranza”, “Belfast”, “Trieste 1953? su tutti. I ragazzi che partecipano, nella sala ben allestita e molto suggestiva per un concerto caldo e raccolto fra camerati, cominciano a scaldarsi: i canti si alzano insieme alle pinte, che spuntano sincere e luccicanti fra i tavoli di legno del pub che ci ospita.
Entrati nel vivo del concerto, si prosegue con i classici che non possono mai mancare: “Leon Degrelle”, “Non ho tradito”, e tante altre. E dopo qualche canzone dei Modena City Ramblers (…ebbene si: i compagni ne prendano atto!) e dell’inarrivabile Lucio Battisti, si prosegue con altri grandi pezzi come “Roma”, “Non scordo”, “Claretta e Ben”, sempre accompagnati dalle voci dei militanti presenti: la cui voce, spinta dall’entusiasmo, va ben oltre quella dei cantanti.
Ci si avvia verso la conclusione con “Anche se tutti noi no”, “Amici del vento”, ma soprattutto “Jean” (…reclamata addirittura per il bis). Poi, alla conclusione “Il domani appartiene a noi”, rigorosamente cantata in piedi e con il solo accompagno della chitarra. Ma il concerto prosegue anche ben oltre la fine, con un extra offerto su richiesta da Fabian, Mario e Niccolò: con un unplugged d’alto livello.
Finito il concerto, ci si ferma a chiacchierare mentre si fa sempre più tardi…anzi, presto! Ma, quando s’incontrano comunità militanti che riconoscono il valore del confronto, della condivisione e della convivialità, sana e cameratesca, ciò accade necessariamente. E anzi: ci si dovrebbe stupire del contrario.
Nel ringraziare ancora una volta i camerati di Lealtà-Azione per l’ospitalità – che speriamo di ricambiare quanto prima, com’è antico costume – e per l’organizzazione di questa giornata, rimane la certezza del sapere che, anche se a distanza di molti chilometri, la condivisione di un comune Stile, cioè d’una stessa visione del mondo, fa si che ci si trovi su di uno stesso Fronte. Ed è per questo che si possono vivere giornate come queste con quel sano senso di pienezza, a cui ci piace dare il nome di “cameratismo”.
Comunità Militante RAIDO
(http://www.azionetradizionale.com/2011/10/26/recensione-raido-la-vecchia-sezione-lealta-azione/)