“3 domande a…”: intervista a Busacca (DDT) e Fabian (La Vecchia Sezione)
Testata: CONCERTO PER CARLO 2013
Data:19 ottobre 2013Tipologia: Intervista
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Concerto per Carlo 2013,Concerto per Carlo 2013 2013-10-19_2
Torna alla Rassegna Stampa
Busacca (DDT)
1) Quando avete ascoltato la prima canzone di Carlo Venturino e che ricordo ne avete?
Direi che tutti noi le prime canzoni degli Amici del Vento le abbiamo ascoltate intorno al 1994-95, quando abbiamo iniziato a frequentare il Fronte della Gioventù di Milano. Naturalmente parliamo delle mitiche musicassette! Che dire… ci si è aperto un mondo. Per sentirle dal vivo, invece, abbiamo dovuto aspettare il 1 ottobre 1995, Festa del Secolo al Parco Sempione. Poi va ricordato il Concerto del Ventennale del dicembre 1997. Un mese dopo, nel gennaio ’98, i Ddt sono andati per la prima volta in sala prove…
2) Come vi state trovando a dover “reinterpretare” due canzoni degli Amici del Vento?
A noi fare cover è sempre piaciuto. Soprattutto dei gruppi storici dell’ambiente. Gli Amici del Vento ma anche la Compagnia dell’Anello, gli ZPM, Massimino… La sfida è sempre quella di fare le canzoni con l proprio stile senza stravolgere lo “spirito” del pezzo. Dopo il concerto ci direte se ci siamo riusciti…
3) Che significato ha per Voi questo Concerto, dal punto di vista personale, politico o comunitario?
Questo concerto sarà sicuramente un grande momento comunitario. La cosa forse più bella è che si riuniranno tante generazioni diverse… Ci saranno ultracinquantenni cresciuti con gli Amici del Vento e quindicenni che si avvicinano adesso al nostro mondo. Ultimamente ci sta capitando di incontrare ragazzi che ascoltano le nostre canzoni e che quando i Ddt sono nati avevano due o tre anni. Significa che stiamo invecchiando, indubbiamente, ma significa soprattutto che la storia continua…
Fabian (La Vecchia Sezione)
1) Quando hai ascoltato la tua prima canzone di Carlo Venturino e che ricordo ne hai?
Sicuramente il ricordo si perde nel nastro delle musicassette che giravano nelle sedi del Fronte della Gioventù. Non saprei dire quale canzone in assoluto può definirsi la prima ma so di certo di averlo consumato quel nastro.
2) Come Vi trovate a dover “reinterpretare” due canzoni degli Amici del Vento?
La voglia di non abbandonare mai un determinato trascorso musicale e politico ci trova, spero, preparati nell’affrontare questo compito. L’idea è, comunque, quella di non sconvolgerle ma di mantenerle nella loro identità musicale ma anche e soprattutto di “azione politica”.
3) Che significato ha per Voi questo Concerto, dal punto di vista personale, politico o comunitario?
Il concerto di dicembre sarà sicuramente un’altra pietra che verrà posta a indicare il cammino. Il cammino di una comunità che troppo spesso si è trovata coinvolta in lotte intestine per motivi che, magari, nemmeno ci appartengono. Speriamo possa essere un nuovo punto di partenza, che doni nuova linfa a generazioni che devono recuperare esempi e percorsi, personali e politici.