Rassegna Stampa

Il dietrofront del teatro Manzoni: niente sala al concerto nazi-rock

Testata: LA REPUBBLICA MILANO.IT

Data:19 settembre 2013
Autore: Matteo Pucciarelli
Tipologia: Pre concerto

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/La Repubblica Milano.it,La Repubblica Milano-it 2013-09-19

Torna alla Rassegna Stampa
La decisione dopo l'articolo di 'Repubblica' che segnalava l'evento del 16 dicembre sul palcoscenico milanese. Il direttore Arnone: "Gli organizzatori non ci avevano illustrato la vera natura di quel raduno"
di MATTEO PUCCIARELLI


Il teatro Manzoni

Niente Teatro Manzoni per il concerto neonazista fissato per il prossimo 16 dicembre a Milano. È il primo effetto sortito dopo che Repubblica ha dato notizia dell’evento. Con il direttore della struttura che fa marcia indietro e attacca gli organizzatori: «Avevamo dato l’ok all’affitto seguendo le normali procedure e fidandoci del nostro interlocutore — spiega Alessandro Arnone — poi quando abbiamo aperto il giornale siamo cascati dalle nuvole. Non ci avevano illustrato quale fosse la vera natura del raduno. Che non assolutamente è in linea con la politica del nostro teatro».
In sostanza — è la ricostruzione di Arnone — le sigle di estrema destra avevano mandato avanti il circolo culturale Excalibur, un nome “pulito” e sconosciuto ai non addetti ai lavori grazie al quale poter prenotare un teatro prestigioso, centralissimo e capiente (700 posti) senza troppi problemi. Omettendo il programma dell’iniziativa, che negli ambienti neofascisti era già stata ribattezzata come la “Woodstock nera”. Cioè un festival con ospiti le band più conosciute nei circuiti eversivi e negazionisti. «Abbiamo fatto gli approfondimenti del caso, a volte capitano delle sviste, l’importante è rimediare in qualche modo», rimarca il direttore del teatro.
Adesso resta da capire se il raduno verrà soppresso del tutto o se l’estrema destra cercherà un altro luogo sempre a Milano o nei dintorni. Per questo l’Anpi non abbassa la guardia: «Mentre chiediamo l’intervento delle istituzioni cittadine e delle autorità competenti perché questi raduni che si pongono in aperto contrasto con i principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e con le leggi Scelba e Mancino vengano vietati, chiamiamo i cittadini e gli antifascisti alla massima vigilanza democratica», dice il presidente provinciale Roberto Cenati. Concetto ribadito dalla Cgil: «Milano e i milanesi devono indignarsi e pretendere che tali iniziative vengano proibite». Soddisfatto il presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo, perché «la decisione del Manzoni è un chiaro segnale, le mobilitazioni antifasciste hanno dato fiducia a chi intende rispettare la Costituzione e la Resistenza. Abbiamo fatto capire che in città tira un’aria nuova, sono sicuro che anche altri negheranno i propri spazi».
Già nei giorni scorsi a Milano si sarebbe dovuto tenere il Festival Boreal, una sorta di Internazionale nera; ma le pressioni della giunta comunale avevano costretto lo spostamento a Cantù. «Le diverse formazioni della galassia neofascista da tempo lottano per riconquistare uno spazio di visibilità in città», commenta il deputato pd Emanuele Fiano. Pericolo che anche stavolta sembra sventato.
(19 settembre 2013)


Gruppi citati



Concerti:

LANCIANDO IL CUORE OLTRE LE STELLE