Concerto di estrema destra al Dal Verme? Un «depistaggio» degli organizzatori
Testata: CORRIERE DELLA SERA IT
Data:27 settembre 2013Tipologia: Pre concerto
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Corriere della Sera.it,Corriere della Sera-it 2013-09-27
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Sul sito del «Concerto per Carlo» pubblicata la piantina del teatro. Un consigliere smentisce: «Nessun evento»
Dopo il giallo, smascherato da Osservatorio Democratico, sulla sede che avrebbe dovuto ospitare il «Concerto per Carlo 2013», sul sito dell'evento spunta un altro spazio misterioso. La rassegna di gruppi rock emergenti, organizzata dall'associazione culturale di estrema destra Lorien in ricordo di Carlo Venturino (tra i fondatori della band Gli amici del vento, scomparso nel 1983 in un incidente in moto), era in programma per il 16 dicembre al Teatro Manzoni. Deflagrata la polemica, però, la sala si era tirata indietro con la rescissione del contratto. Ma l'associazione, liquidata in meno di ventiquattro ore, non si è data per vinta. E, sempre sul portale creato ad hoc per l'iniziativa, ha continuato a vendere biglietti. Proponendo uno spazio «ancora più grande del vecchio Teatro Manzoni». Sempre con la stessa formula: nome criptato, svelato solo al pubblico pagante. Unico dettaglio la piantina con l'aggiornamento in tempo reale dei posti disponibili. Per chi monitora la pagina web, un indizio sin troppo facile da decifrare. Secondo Saverio Ferrari, di Osservatorio Democratico, si tratterebbe del Teatro Dal Verme.
LA SMENTITA DEL TEATRO - Ma lo spazio teatrale, interpellato sulla vicenda, smentisce: «La piantina è reperibile sul nostro sito - spiega Giuseppe Manzoni, consigliere della Fondazione «I pomeriggi musicali» - ma non ne abbiamo autorizzato la pubblicazione. Diffidiamo gli organizzatori del concerto dall'utilizzarla e abbiamo dato mandato al nostro legale di verificare se ci sono gli estremi per una denuncia». Il festival non compare nemmeno sul calendario del Dal Verme: la casella del 16 dicembre è vuota.
LA REPLICA DEGLI ORGANIZZATORI - A svelare l'arcano è il presidente dell'associazione Lorien, Guido Giraudo: «Visto che c'è gente che si diverte a controllare e schedare in modo patologico le nostre iniziative...». Un depistaggio architettato per prendersi gioco di Osservatorio Democratico? «Non capisco questo accanimento - si sfoga Giraudo - ormai siamo tutti sessantenni. È il quarto concerto che organizziamo per Carlo: all'ultimo, dieci anni fa, hanno partecipato più di 700 persone e non è successo nulla». E sullo «sfratto» dal Manzoni, il presidente della Lorien chiarisce: «Non abbiamo pubblicato il nome del teatro solo per evitare lavoro extra alla biglietteria e occuparci direttamente della vendita dei biglietti. Per la revoca del contratto, ci siamo già affidati al nostro avvocato».
LA FRASE DI IVAN - Altra questione, la frase «Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo» stampata sulle magliette per pubblicizzare il concerto. L'autore, il poeta di strada milanese Ivan, si era dissociato: per quanto la poesia fosse libera da copyright, aveva definito l'operazione «uno snaturamento». Ma Giraudo si difende: «Non sono certo che la paternità sia di Ivan, la prima volta ho visto quella frase, scritta da un camerata, è stato nel '91 a Roma. In ogni caso, per evitare polemiche, la toglieremo dalla comunicazione dell'evento».
27 settembre 2013 | 19:04