Ultima Frontiera - Schiavo della libertà
Testata: TRADIZIONALMENTE
Data:20 marzo 2011Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Tradizionalmente,Tradizionalmente 2011-03-20
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Ascoltando l'ultimo cd degli Ultima Frontiera "Anime Armate", mi sono soffermato su una canzone in particolare: "schiavo della libertà", in quanto a mio modesto parere rispecchia come l'uomo, nella libertà di scegliere tra vivere e sopravvivere, abbia optato per la seconda via.
Nel testo della canzone vengono elencati una serie di vizi (se così possono essere definiti) insiti nel mondo moderno, ai quali l'uomo si è volontariamente piegato.
Esempi su tutto sono: l'abitudine ormai diffusa di trascorrere la maggior parte del tempo a navigare sui social network e la comune consuetudine di vivere la propria vita in modo parallelo a quella dei ridicoli reality e delle false fiction che la tv spazzatura ci offre.
Il messaggio che possiamo cogliere?
Ragazzo, mentre sei in chat o guardi beautiful, la banca mette in ginocchio la tua patria e il tuo governo se ne frega del tuo popolo e dei suoi problemi pensando solo a come fare per guadagnare di più, e tu – schiavo - non sei capace di far nulla, troppo impegnato nel rinnovare il tuo look e nel seguire tendenze e mode demenziali del nostro tempo.
Questo, però, non vuol dire che un uomo non debba accendere la tv o non possa navigare su internet, sarebbe poco intelligente affermare ciò, ma l'importante è mantenere sempre il cervello attivo sulla realtà e non farsi travolgere dalla finzione di questi prodotti artificiali tipici del mondo moderno.
Poi dalle fiction e dai social network si passa all'ormai sempre più diffuso cancro della droga, senza distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, poiché non esiste alcuna differenza tra chi fuma uno spinello e chi si inietta eroina nella vene, in quanto in entrambi i casi i soggetti divengono vittime della loro libertà, dipendendo così da una sostanza.
Ecco descritto in poche ma incisive frasi, il messaggio lanciato da questo ingegnoso gruppo triestino; a me non resta che fare i sentiti complimenti all’ultimo “capo” – lavoro degli ULTIMA FRONTIERA.
R.