Il raduno nazirock in Lombardia è segreto
Testata: L'ESPRESSO IT
Data:13 giugno 2014Autore: Michele Sasso
Tipologia: Pre concerto
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/L'espresso,L'espresso 2014-06-13
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Di nuovo la Lombardia e di nuovo le camicie nere. Dopo la sfilata instile Norimberga dell’altro 25 aprile,ecco che i fascisti del nuovo millennio tornano per un concerto-raduno. Sabato 14 giugno l’appuntamento è in una località per ora segreta tra Milano e Monza con gruppi in arrivo dalla Francia, Ungheria, e perfino dagli Stati Uniti.
L'anno scorso si erano riuniti in un capannone privato alle porte del capoluogo lombardo, in zona Rogoredo. All’interno una folla tatuata di naziskin cantava i testi xenofobi di band musicali che esaltano la superiorità della razza bianca e i cupi ideali del nazismo.
Sono in prevalenza Hammerskin (l’élite degli skinhead), un network internazionale nato a metà degli anni ottanta negli Stati Uniti da una costola del Ku Klux Klan.
Il sindaco Giuliano Pisapia si era duramente scagliato contro, pur avendo le mani legate dato che non c’era nessuna ragione per vietate il meeting: «Una manifestazione inquietante. Milano non può accettare che si svolgano né ora né in futuro iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica in qualsiasi forma essere si presentino».
E puntuale ecco una nuova edizione con la Questura che conferma la presenza dei gruppi.
APPUNTAMENTO AL BUIO
Stavolta, proprio per evitare di finire nuovamente nel mirino, gli Hammerskin hanno scelto una location fuori dalla metropoli. Sabato sera mentre il resto del Paese si prepara all’esordio della nazionale ai mondiali di calcio in Brasile sul palco del meeting di teste rasate saliranno i Malnatt, i Nessuna resa di Lucca, i Drizzatorti di Viterbo, i Testudo pugliesi e i sardi di Razza fuorileggem. Tutti presenti agli appuntamenti che contano, come il concerto del 19 aprile in provincia di Varese in onore di Adolf Hitler.
Le coordinate rimbalzano in rete solo per pochi fedelissimi, gruppi ristretti con un punto d’incontro segreto, ma sembrerebbe all’uscita 14 della tangenziale Est, probabilmente la manifestazione si svolgerà tra Carugate, Cernusco sul Naviglio e Brugherio.
Il volantino del raduno
«Anche questa volta — ricostruisce Saverio Ferrari dell’osservatorio democratico sulle nuove destre— sarà scelto un capannone dove sono attesi neonazisti italiani ed europei».
Cantano, ballano, bevono, diffondono gli ideali di supremazia della razza ariana e con il ricavato fanno una cassa comune.
L’anno scorso con l’incasso finanziarono i «camerati» condannati per istigazione all’odio razziale nel processo ad Azione skinhead mentre quest’anno, continua Ferrari: «andrà ai dirigenti di Alba Dorata greca, organizzazione neonazista che vede diversi suoi esponenti incarcerati e incriminati per reati comuni».
Insomma sostegno alla causa del leader carismatico Nikos Mihaloliakos, il suo portavoce Ilias Kassidiaris e altri tre deputati finiti in carcere a settembre, pochi giorni dopo l’assassinio del giovane rapper anti-fascista Pavlos Fyssas e direttamente collegati alla sua morte.
Dalle intercettazioni telefoniche effettuate dagli inquirenti sui cellulari di membri del partito sarebbe dimostrato come Alba Dorata si muova sulla base di una precisa catena di comando con le connotazioni di una vera e propria organizzazione criminale.
UN CALCIO PER DIFENDERE I BAMBINI
Il corredo dei raduni è sempre lo stesso: celtiche, saluti romani ed una esibizione di muscoli ed onore.
Sfidando le regole costituzionali che vietano l’apologia del fascismo.
Il cuore nero batte forte ma spesso ha bisogno di nascondersi. Così le sigle della galassia di destra per lo scorso 8 giugno hanno pensato ad un torneo di calcetto. Titolo senza appelli: “Un calcio alla pedofilia in difesa dei nostri bambini”.
Tutto normale, in apparenza, e perfino il logo della Regione Lombardia come patrocinio al torneo.
«L'organizzatore è Lealtà Azione, gruppo che si ispira al nazista belga Leon Degrelle - dice il presidente dell’Anpi di Milano Roberto Cenati - il Pirellone faccia un passo indietro».
Cercando nella delibera dell'ufficio di presidenza del parlamentino lombardo si scopre l’imbarazzo:«coerenza dell'iniziativa con gli obiettivi dell'amministrazione».
Tra chi ha votato a favore c'è anche la consigliera democratica Sara Valmaggi: «A fare richiesta è stata l'associazione “Caramella buona”, destinataria dei fondi raccolti con il torneo al gruppo di destra non si faceva riferimento». E nonostante la richiesta il patrocinio non viene revocato.
L’organizzazione è tutta in mano al gruppo Lealtà Azione mettendo in bella vista sui propri volantini i simboli di Regione e Provincia (quest'ultima da sette anni appoggia l'iniziativa) e anche in questo caso il luogo del torneo è stato reso pubblico all'ultimo, per evitare manifestazioni antifasciste.
«In questi anni abbiamo devoluto a Caramella buona decine di migliaia di euro - dice Stefano Del Miglio, responsabile di Lealtà Azione - è scandaloso che ci si critichi. Le squadre saranno 24, di cui poche con un orientamento politico».
Peccato che tra di loro ci fossero tutte le realtà del neofascismo e del neonazismo lombardo.
Si va dalle formazioni rappresentative le sigle politiche (Casapound Milano, Forza nuova) a quelle giovanili (Avanguardia studentesca, Fronte universitario), passando per le associazioni d'area (Presidio di Milano, Miles duepunto dieci di Bergamo, Militia Como), gruppi esplicitamente neonazisti (i Dora di Varese), bande nazi-rock (Malnatt, Bullets, Nessuna resa e Linea ostile), fino alla Skinhouse e a Lealtà azione (di Milano, Monza, Magenta e Lodi) con le relative sotto-associazioni (Gruppo Alpha, Memento e Branco), con il contorno di Club Tonani (ovvero Omar Tonani, uno dei leader della sigla Hammer), Orizzonteideale e Cuore nero.
Calcio e onore. Un tutt’uno per i camerati in pantaloncini.