LA STRADA VERSO IL SOLE
Anno: 1980
Gruppo: PIPPO TIZZANI
Testo e musica: Pippo Tizzani |Menu
La notte cala dentro me,
lo sguardo assente in riva al fiume,
osservi l’ombra che si allunga
sulla tua vita.
Passi affrettati della gente
risa confuse e un po’ coglione
correndo dietro a una speranza
ormai svanita.
Il sasso che getti dentro l’acqua
buca il velo spesso dei pensieri,
amore, vita, lotta, gioia
sono solo cose di ieri.
Dimmi che senso ha
quest’esistenza
vissuta nei piccoli ritagli,
vista dal buco della porta
che t’hanno chiuso in faccia.
Il fiume scorre piano piano
e nei pensieri è ancora il tempo
dell’impegno e della ribellione.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
ancora le ferite per la nostra gente caduta.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
lungo la strada della rivoluzione.
Ma la vendetta è ormai in agguato
e la gente del chi è stato è stato
noi la conosciamo
e non l’accettiamo.
Allora non restare lì
a guardare il fiume,
non sarà lui a portarti
il cadavere del nemico.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
ancora le ferite per la nostra gente caduta.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
lungo la strada della rivoluzione.
lo sguardo assente in riva al fiume,
osservi l’ombra che si allunga
sulla tua vita.
Passi affrettati della gente
risa confuse e un po’ coglione
correndo dietro a una speranza
ormai svanita.
Il sasso che getti dentro l’acqua
buca il velo spesso dei pensieri,
amore, vita, lotta, gioia
sono solo cose di ieri.
Dimmi che senso ha
quest’esistenza
vissuta nei piccoli ritagli,
vista dal buco della porta
che t’hanno chiuso in faccia.
Il fiume scorre piano piano
e nei pensieri è ancora il tempo
dell’impegno e della ribellione.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
ancora le ferite per la nostra gente caduta.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
lungo la strada della rivoluzione.
Ma la vendetta è ormai in agguato
e la gente del chi è stato è stato
noi la conosciamo
e non l’accettiamo.
Allora non restare lì
a guardare il fiume,
non sarà lui a portarti
il cadavere del nemico.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
ancora le ferite per la nostra gente caduta.
E ti accorgi che bruciano, bruciano, bruciano
lungo la strada della rivoluzione.