CANZONE DIFFERENTE
Anno: 1997
Gruppo: ALCAZAR
Testo e musica: Emanuele Baciocchi |Menu
Questo racconto è qualcosa di diverso
e non è adatto a una canzone di successo
parla di libertà di una guerra dei nostri cuori
non di falso moralismo non è il solito squallore
Parole di rivolta di speranza la tua vocazione
chiuse ogni sera tra quelle quattro mura
la tua giovinezza gli ideali e la tua primavera
tra un Tricolore e una vecchia camicia nera.
Qualcosa di grande come un ricordo che non muore
qualcosa di forte come la fedeltà e l'onore
qualcosa che non ha tempo la nostra tradizione
quel sentimento sconfinato come il coro di una Nazione
Quando lo sconforto bagnava gli occhi della tua ragazza
davanti al sangue acerbo sparso in una piazza
è solo una battaglia - le dicevi - la guerra non è terminata
è solo una battaglia - le dicevi - domani il sole risorgerà.
E ricordi le tende la musica alternativa
quelle notti abbracciati davanti al fuoco
quell'amore più forte dell'odio del mondo intero
e quell'ideale che vola libero nel nostro cielo
E quel giorno che tornavi da scuola
o che eri in piazza a protestare
oppure uscivi dalla sezione con i camerati
quella fiamma che splendeva nel silenzio e nel cielo chiaro
poi quel silenzio fu infranto da uno sparo.
Rivedesti la tua sede la tua ragazza e le riunioni
gli scherzi le risate e le tante manifestazioni
un istante infinito dimenticasti anche il dolore
ti risplendeva negli occhi una fiamma tricolore
Vittima dell'odio del piombo di un ragazzo come te
sei diventato scomodo e ti han voluto dimenticare
ma i fratelli ti ricordano ancora perchè quel giorno ti erano accanto
e rieccheggiano i singhiozzi nella corsia di quell'ospedale.
e non è adatto a una canzone di successo
parla di libertà di una guerra dei nostri cuori
non di falso moralismo non è il solito squallore
Parole di rivolta di speranza la tua vocazione
chiuse ogni sera tra quelle quattro mura
la tua giovinezza gli ideali e la tua primavera
tra un Tricolore e una vecchia camicia nera.
Qualcosa di grande come un ricordo che non muore
qualcosa di forte come la fedeltà e l'onore
qualcosa che non ha tempo la nostra tradizione
quel sentimento sconfinato come il coro di una Nazione
Quando lo sconforto bagnava gli occhi della tua ragazza
davanti al sangue acerbo sparso in una piazza
è solo una battaglia - le dicevi - la guerra non è terminata
è solo una battaglia - le dicevi - domani il sole risorgerà.
E ricordi le tende la musica alternativa
quelle notti abbracciati davanti al fuoco
quell'amore più forte dell'odio del mondo intero
e quell'ideale che vola libero nel nostro cielo
E quel giorno che tornavi da scuola
o che eri in piazza a protestare
oppure uscivi dalla sezione con i camerati
quella fiamma che splendeva nel silenzio e nel cielo chiaro
poi quel silenzio fu infranto da uno sparo.
Rivedesti la tua sede la tua ragazza e le riunioni
gli scherzi le risate e le tante manifestazioni
un istante infinito dimenticasti anche il dolore
ti risplendeva negli occhi una fiamma tricolore
Vittima dell'odio del piombo di un ragazzo come te
sei diventato scomodo e ti han voluto dimenticare
ma i fratelli ti ricordano ancora perchè quel giorno ti erano accanto
e rieccheggiano i singhiozzi nella corsia di quell'ospedale.