FIOR TRA I CAPELLI
Anno: 1976
Gruppo: AMICI DEL VENTO
Autori: Carlo Venturino | Alberto ClivatiMenu
Fior tra i capelli, vestito strappato,
questo è l'amore tra il filo spinato.
Infila i calzoni, infila il giaccone,
piega le spalle, assaggia il bastone
Fior tra i capelli, un biglietto bagnato,
vola mio amore oltre al filo spinato.
Ho tagliato la legna, curvato il groppone,
ti canto mia amore la nostra canzone:
«se sono vivo io, oggi,
vuol dire che qualcun altro al posto mio
è stato fucilato ieri.
Se sono vivo io, oggi,
vuol dire che qualcun altro al posto mio
è soffocato nella stiva inferiore.
Se sono vivo io, oggi,
vuol dire che sono toccati a me
i duecento grammi di pane
che son mancati a chi è morto».
Fior tra i capelli, bambina mia bella,
com'è triste la sera senza una stella.
Vestito strappato, addosso un giaccone,
fagotto di cenci a racchiudere un nome.
Fior tra i capelli, sei bella lo stesso,
tra il ghiaccio che cola ti sogno anche adesso.
Aspettami amore dietro lo steccato
ci separa soltanto un po' di filo spinato.
Aspettami amore dietro lo steccato
ci separa soltanto un po' di filo spinato.
questo è l'amore tra il filo spinato.
Infila i calzoni, infila il giaccone,
piega le spalle, assaggia il bastone
Fior tra i capelli, un biglietto bagnato,
vola mio amore oltre al filo spinato.
Ho tagliato la legna, curvato il groppone,
ti canto mia amore la nostra canzone:
«se sono vivo io, oggi,
vuol dire che qualcun altro al posto mio
è stato fucilato ieri.
Se sono vivo io, oggi,
vuol dire che qualcun altro al posto mio
è soffocato nella stiva inferiore.
Se sono vivo io, oggi,
vuol dire che sono toccati a me
i duecento grammi di pane
che son mancati a chi è morto».
Fior tra i capelli, bambina mia bella,
com'è triste la sera senza una stella.
Vestito strappato, addosso un giaccone,
fagotto di cenci a racchiudere un nome.
Fior tra i capelli, sei bella lo stesso,
tra il ghiaccio che cola ti sogno anche adesso.
Aspettami amore dietro lo steccato
ci separa soltanto un po' di filo spinato.
Aspettami amore dietro lo steccato
ci separa soltanto un po' di filo spinato.
Note
Il testo, scritto da Alberto Clivati, allora giovane medico aderente al Circolo di cui facevano parte anche gli Amici del Vento, era ispirato dalla lettura di "Arcipelago Gulag", il libro di Alexander Solgenitsin che svelò il dramma dei campi di prigionia dei dissidenti anticomunisti russi.La canzone divenne un melodioso duetto tra Carlo Venturino e Cristina Constantinescu.