ED HO CAMMINATO
Anno: 1979
Gruppo: ZPM
Testo e musica: Mario Luppi |Menu
Ed ho camminato sotto il sole e tra il gelo
ma non ti ho incontrato mai Signore del cielo
il sangue, la spada, la terra, la vita
lungo la strada solo un’ombra mi fu amica
lungo la strada solo un’ombra mi fu amica.
Non seguo nessuno, non credo più a niente
è stato soltanto un gioco attraente
ma ancora una volta getterò la mia sorte
tra il cielo ed il mare, tra la vita e la morte
tra il cielo ed il mare, tra la vita e la morte.
Ho chiuso nel cuore il profumo del mare
chi mi ha dato il suo amore e chi ho imparato a odiare
e vincano le iene che scrivono i libri
la gente per bene dagli occhi smarriti
la gente per bene dagli occhi smarriti.
Vi lascio da soli lungo la via
a pensare se il mondo sia materia o energia
vi lascio da soli lì sul confine
a pensare se l’uomo sia anima o proteine.
Vi lascio amici, fiumi e torrenti
vi lascio un ricordo da spargere ai venti
e ancora domani sarà il mio carnevale
stringerò tra le mani un pupazzo di neve
e rideranno i potenti della mia gobba
stringerò dentro ai denti la paura e la rabbia
ma senza rimpianti griderò la mia follia
finché poi il vento non mi porterà via
finché poi il vento non mi porterà via.
ma non ti ho incontrato mai Signore del cielo
il sangue, la spada, la terra, la vita
lungo la strada solo un’ombra mi fu amica
lungo la strada solo un’ombra mi fu amica.
Non seguo nessuno, non credo più a niente
è stato soltanto un gioco attraente
ma ancora una volta getterò la mia sorte
tra il cielo ed il mare, tra la vita e la morte
tra il cielo ed il mare, tra la vita e la morte.
Ho chiuso nel cuore il profumo del mare
chi mi ha dato il suo amore e chi ho imparato a odiare
e vincano le iene che scrivono i libri
la gente per bene dagli occhi smarriti
la gente per bene dagli occhi smarriti.
Vi lascio da soli lungo la via
a pensare se il mondo sia materia o energia
vi lascio da soli lì sul confine
a pensare se l’uomo sia anima o proteine.
Vi lascio amici, fiumi e torrenti
vi lascio un ricordo da spargere ai venti
e ancora domani sarà il mio carnevale
stringerò tra le mani un pupazzo di neve
e rideranno i potenti della mia gobba
stringerò dentro ai denti la paura e la rabbia
ma senza rimpianti griderò la mia follia
finché poi il vento non mi porterà via
finché poi il vento non mi porterà via.