UNIVERSITA'
E’ sempre sera quando esce per andare a vedere il mondo,
le insegne illuminate che fermano lo sguardo
sulla strada più distante, la più importante della città.
Cammina ed è sempre più stanco,
conta i suoi passi e vede sempre i vecchi posti.
Ma è tardi e la gente è tutta andata via,
non c’è più nessuno, le macchine non passano più.
E’ sempre più tardi. E’ sempre più buio.
E continua a camminare per quelle strade sporche
che domani saranno ancora affollate.
E tutti i muri delle case e dei palazzi
sono scritti con tante parole, con tanti segni rossi.
E passa davanti all’università.
Ha un gesso in mano e scrive sul muro una brutta parola
con la "M" storta, ma molto grande, la si vede bene,
e scrive "merda", ma molto grande, lo si vede bene,
lui scrive "merda", ma molto grande, lo si vede bene.
E riprende a camminare ed è sempre più stanco,
conta i passi che fa per le strade della sua città,
lui conta i passi che fa per le strade della sua città.
le insegne illuminate che fermano lo sguardo
sulla strada più distante, la più importante della città.
Cammina ed è sempre più stanco,
conta i suoi passi e vede sempre i vecchi posti.
Ma è tardi e la gente è tutta andata via,
non c’è più nessuno, le macchine non passano più.
E’ sempre più tardi. E’ sempre più buio.
E continua a camminare per quelle strade sporche
che domani saranno ancora affollate.
E tutti i muri delle case e dei palazzi
sono scritti con tante parole, con tanti segni rossi.
E passa davanti all’università.
Ha un gesso in mano e scrive sul muro una brutta parola
con la "M" storta, ma molto grande, la si vede bene,
e scrive "merda", ma molto grande, lo si vede bene,
lui scrive "merda", ma molto grande, lo si vede bene.
E riprende a camminare ed è sempre più stanco,
conta i passi che fa per le strade della sua città,
lui conta i passi che fa per le strade della sua città.