LA LUNA E IL CAVALIERE DEL SOLE
Anno: 1978
Gruppo: AMICI DEL VENTO
Testo e musica: Carlo Venturino |Menu
"Vai cavaliere per il tuo sentiero,
dipingi il tuo scudo d'argento e di nero.
Vieni vicino, ti voglio parlare:
la via per il cielo ti voglio indicare.
Aspetta che il giorno reclini la testa
e che la notte accenda luci di festa;
io son la luna che nasce la sera,
e tu sarai il mio sposo in questa notte nera.”
“Ma Se vuoi regnare sulla notte e sul gelo
uccidi il tuo re e sarai padrone del cielo,
ed il suo sangue - il sangue del Sole -
racchiudi in uno scrigno ricoperto di viole,
poi la tua spada getta dentro il lago:
verrà trasformata in smeraldi dal mago.
Ed io - la Luna - splenderò in eterno:
e l’alba più non scioglierà il ghiaccio dell'inverno".
"No, Luna, no, io sono un cavaliere,
non posso al tuo calice, avido, bere!
Mi offri il tuo corpo, mi offri le stelle
il potere sul mondo, le cose più belle,
ma ancora più bella per me è la mia fede,
la sabbia e la terra che calpesta il mio piede,
il Sole è dell’uomo che inonda la terra:
questo è il mio re, per lui farò la guerra!”
“Io l'ho giurato alla primavera
difenderò i suoi fiori dalla fredda sera.
Io l'ho giurato all'estate calda
avrà i suoi figli il pesco e fiorirà la malva.
Io l'ho giurato all'autunno mite
avrà le foglie gialle e frutterà la vite.
Io l'ho giurato anche al vecchio inverno:
con il buio e con il gelo combatterò in eterno!”
“Io sono nato con il Sole nel cuore
non morirà il mio re ma il cavaliere muore".
"No, non aprirti le vene stasera,
chiudi la ferita il tuo sangue m'accieca,
se il Sole hai nel sangue tornerà la primavera
ecco già albeggia e muoio io con la sera".
Se il Sole hai nel sangue tornerà la primavera
ecco già albeggia e muoio io con la sera".
dipingi il tuo scudo d'argento e di nero.
Vieni vicino, ti voglio parlare:
la via per il cielo ti voglio indicare.
Aspetta che il giorno reclini la testa
e che la notte accenda luci di festa;
io son la luna che nasce la sera,
e tu sarai il mio sposo in questa notte nera.”
“Ma Se vuoi regnare sulla notte e sul gelo
uccidi il tuo re e sarai padrone del cielo,
ed il suo sangue - il sangue del Sole -
racchiudi in uno scrigno ricoperto di viole,
poi la tua spada getta dentro il lago:
verrà trasformata in smeraldi dal mago.
Ed io - la Luna - splenderò in eterno:
e l’alba più non scioglierà il ghiaccio dell'inverno".
"No, Luna, no, io sono un cavaliere,
non posso al tuo calice, avido, bere!
Mi offri il tuo corpo, mi offri le stelle
il potere sul mondo, le cose più belle,
ma ancora più bella per me è la mia fede,
la sabbia e la terra che calpesta il mio piede,
il Sole è dell’uomo che inonda la terra:
questo è il mio re, per lui farò la guerra!”
“Io l'ho giurato alla primavera
difenderò i suoi fiori dalla fredda sera.
Io l'ho giurato all'estate calda
avrà i suoi figli il pesco e fiorirà la malva.
Io l'ho giurato all'autunno mite
avrà le foglie gialle e frutterà la vite.
Io l'ho giurato anche al vecchio inverno:
con il buio e con il gelo combatterò in eterno!”
“Io sono nato con il Sole nel cuore
non morirà il mio re ma il cavaliere muore".
"No, non aprirti le vene stasera,
chiudi la ferita il tuo sangue m'accieca,
se il Sole hai nel sangue tornerà la primavera
ecco già albeggia e muoio io con la sera".
Se il Sole hai nel sangue tornerà la primavera
ecco già albeggia e muoio io con la sera".