LA TERRA DELL'ORO
Anno: 1999
Gruppo: GABRIELE MARCONI
Testo e musica: Gabriele Marconi |Menu
Da tanto aspetto che la notte finisca
ma qui intorno a me
solo acqua scura sciaborda la prua
che da sola va via
e qui dalla nave cerco la riva dov'è
nuvole nere, cupe si affollano in me
Dal sonno antico una mano
mi sfiora leggera la fronte e poi
sento lontano un gabbiano che canta paura paura
e dalla mia nave vedo un bagliore cos'è
forse una luce lì all'orizzonte dell'Est.
Prendo il timone ed un vento
che gonfia le vele ora s'alza
ed un brivido lungo la schiena
mi dice che l'ora è vicina
e piano rischiara il cielo sopra di me
la linea scura segna la terra a
Nord-Est.
La prua non fende più l'acqua
la schiuma dietro non c'è.
ma non è ferma la nave
ora vola leggera da sè
e il sole appare,
splende anche dentro di me
squilla un richiamo,
ora capisco cos'è.
Sulle scogliere di marmo
infine io sono arrivato
e lance e stendardi
e armature
e bianche le torri che toccano
il cielo che c'è
ora chiaro qui dentro di me
più corpo non ho:
ho trovato la Terra dell'Oro!
Oh! Bianca Isola finalmente trovata
riposerò, sotto i tuoi alberi d'argento
respirerò profumi di primavera
primavera del mondo e mia
primavera bambina
mi bagnerò dei tuoi laghi di cristallo
oh, Bianca Isola
nuoterò giorno e notte
ed ogni bracciata tra sole e luna
sarà un anno indietro nel tempo
tornerò al tempo dei tempi
a cantare con gli amici d'allora
a cantare con gli amici di sempre.
E alla fine riprenderò
il mare, o Bianca Isola
remerò
con le lacrime agli occhi
che al ritorno
saranno un sorriso
perchè io viva
più forte di prima
e più forte di prima
riprenda
a sfidare le stelle in città.
ma qui intorno a me
solo acqua scura sciaborda la prua
che da sola va via
e qui dalla nave cerco la riva dov'è
nuvole nere, cupe si affollano in me
Dal sonno antico una mano
mi sfiora leggera la fronte e poi
sento lontano un gabbiano che canta paura paura
e dalla mia nave vedo un bagliore cos'è
forse una luce lì all'orizzonte dell'Est.
Prendo il timone ed un vento
che gonfia le vele ora s'alza
ed un brivido lungo la schiena
mi dice che l'ora è vicina
e piano rischiara il cielo sopra di me
la linea scura segna la terra a
Nord-Est.
La prua non fende più l'acqua
la schiuma dietro non c'è.
ma non è ferma la nave
ora vola leggera da sè
e il sole appare,
splende anche dentro di me
squilla un richiamo,
ora capisco cos'è.
Sulle scogliere di marmo
infine io sono arrivato
e lance e stendardi
e armature
e bianche le torri che toccano
il cielo che c'è
ora chiaro qui dentro di me
più corpo non ho:
ho trovato la Terra dell'Oro!
Oh! Bianca Isola finalmente trovata
riposerò, sotto i tuoi alberi d'argento
respirerò profumi di primavera
primavera del mondo e mia
primavera bambina
mi bagnerò dei tuoi laghi di cristallo
oh, Bianca Isola
nuoterò giorno e notte
ed ogni bracciata tra sole e luna
sarà un anno indietro nel tempo
tornerò al tempo dei tempi
a cantare con gli amici d'allora
a cantare con gli amici di sempre.
E alla fine riprenderò
il mare, o Bianca Isola
remerò
con le lacrime agli occhi
che al ritorno
saranno un sorriso
perchè io viva
più forte di prima
e più forte di prima
riprenda
a sfidare le stelle in città.