ARJUNA
Anno: 1999
Gruppo: ANTICA TRADIZIONE
Testo e musica: Marco Bonazzi |Menu
In piedi al grande carro da guerra Arjuna guardava a Nord
parenti ed amici sul fronte nemico si stagliano contro il sol,
l'angoscia dipinta sul volto smarrito oppure la sua pietà
Arjuna il suo arco depose ma non per viltà.
Della famiglia l'ordine sacro no non si può sovvertir
più che colpire un fratello in battaglia di certo è meglio morir
distinguer tra caste di genti diverse è aver rispetto di sè
la mescolanza è il delitto più grande che c'è.
Kaurava e Pandava un'unica gente dall'odio costretta a lottar
l'auriga del carro rivolto ad Arjuna lo invita ad ascoltar
parole che son come pietre scagliate che destano Saggi ed Eroi
risveglian lo spirito ariano che è dentro di noi.
Non ci saranno fratelli in battaglia ma corpi che tu colpirai
la carne è caduta lo spirito è eterno, chi cade non morirà mai
nessuno uccide nessuno in battaglia ma offre il suo dono agli dei
é il Dharma della stirpe di sangue degli Indoeuropei.
Lanciati quindi in battaglia Arjuna e ignora il piacere e dolor
vittoria e disfatta dimentica e agisci soltanto a difender l'onor
affiancati dai desideri e dai frutti dell'atto che rifiuterai
solo per il sacrificio tu lotterai.
Distacco e disinteresse illumineranno le tue virtù
nel tendere forte quell'arco la rabbia segnata dalla tua gioventù
la scimmia è l'insegna di quella bandiera che al vento garrisce già
è il drappo che non porti nel cuore per l'eternità.
parenti ed amici sul fronte nemico si stagliano contro il sol,
l'angoscia dipinta sul volto smarrito oppure la sua pietà
Arjuna il suo arco depose ma non per viltà.
Della famiglia l'ordine sacro no non si può sovvertir
più che colpire un fratello in battaglia di certo è meglio morir
distinguer tra caste di genti diverse è aver rispetto di sè
la mescolanza è il delitto più grande che c'è.
Kaurava e Pandava un'unica gente dall'odio costretta a lottar
l'auriga del carro rivolto ad Arjuna lo invita ad ascoltar
parole che son come pietre scagliate che destano Saggi ed Eroi
risveglian lo spirito ariano che è dentro di noi.
Non ci saranno fratelli in battaglia ma corpi che tu colpirai
la carne è caduta lo spirito è eterno, chi cade non morirà mai
nessuno uccide nessuno in battaglia ma offre il suo dono agli dei
é il Dharma della stirpe di sangue degli Indoeuropei.
Lanciati quindi in battaglia Arjuna e ignora il piacere e dolor
vittoria e disfatta dimentica e agisci soltanto a difender l'onor
affiancati dai desideri e dai frutti dell'atto che rifiuterai
solo per il sacrificio tu lotterai.
Distacco e disinteresse illumineranno le tue virtù
nel tendere forte quell'arco la rabbia segnata dalla tua gioventù
la scimmia è l'insegna di quella bandiera che al vento garrisce già
è il drappo che non porti nel cuore per l'eternità.
Note
"O, ucciso in combattimento, otterrai il cielo, oppure, vittorioso, godrai della vasta terra. Dunque levati risoluto al combattimento, figlio di Kunti" (Bhagavadgita)Gli esempi del passato, sovente, costituiscono la matrice per un corretto agire, la stella polare cui affidarsi, per non smarrire l'orientamento nel caos della degradazione teratologica attuale.. Noi crediamo che dalle dottrine sapienzali indo-arie la cui massima espressione sintetica ci è offerta nelle pagine della Bhagavalgita, sia possibile enucleare gli archetipi e di conseguenza, i principi per informare il nostro comportamento ai dettami dondamentali della Tradizione.