Canzoni

ISABELLA

Anno: 1977

Gruppo: ZPM

Testo e musica: Paolo Favero |

E’ un ricordo di tre anni fa.
Una scuola, tanta gente, gente che se ne frega,
che non capisce niente: tanti borghesi lì ammassati.
Lotta di classe per sembrare un po’ impegnati,
tanti bei vestiti per coprire lo squallore
di ragazzi che vivevano la loro vita,
senza porsi il problema di guardarsi un poco dentro.
Io venivo guardato come un fesso da tre soldi,
io venivo ossequiato quando alzavo un po’ la voce.
Lei fra quella gente mi sembrava un po’ diversa,
io me n’ero accorto spiegandole il mio disprezzo.
Lei sembrava squadrarli come chi non condivide,
lei rideva divertita quando li prendevo in giro.
E nell’assemblea, mentre parlavo a quegli orecchi troppo chiusi,
dalla terza fila mi ascoltava con orgoglio.
"Senti, ci vediamo ?" Siamo usciti qualche volta insieme,
poi sempre più spesso, era bello provocare la sua rabbia.
Quasi non volevo, ma ci siamo messi insieme,
quasi non ci credevo, ma io con lei ero qualcuno.
Anch’io come tutti m’ero illuso non dovesse mai finire,
lunghi mesi di gioia, forse troppa la tensione del mio amore.
Niente di nuovo, una storia come tante:
lei se n’è andata e come tutti anch’io credevo di scoppiare.
Sì, una storia comune, ma la fine è un po’ diversa:
niente scenette, niente sfoghi, niente pianti,
solo tanta rabbia ma tenuta tutta dentro,
tanta voglia di lei, ma nascosta dietro le risate.
Non ho usato il dolore per avere un’aria interessante,
non ho usato il suo nome per scusare i molti errori miei.
Quando un uomo è uomo soffre dentro e fuori ride forte.
Sono rimasto un uomo anche senza lei.
Sono rimasto un uomo anche senza lei.