PIAZZA TIEN AN MEN
Anno: 1989
Gruppo: ALBERTO ARRIGHI
Testo e musica: Alberto Arrighi |Menu
Come si possono scordare settant'anni in un secondo
di barbarie, di torture, di morte nel mondo?
Come possono sognare due ragazzi
se i loro occhi non riescono a vedere
oltre il muro che divide l'Europa?
A scuola ti hanno detto che č giusto
che il nemico era cattivo ed č stato sconfitto,
ma tu dimmi se č cattivo chi crede
che la patria va difesa fino all'ultimo istante
contro l'usurpatore.
E parlano invano di libertą
vestono abiti comprati in America
ma i carri armati, quelli no
non li hanno gettati insieme a Stalin nella spazzatura.
Parole incomprensibili risuonano all'orecchio
quando ascolto la televisione
parole che hanno il sapore
di una festa in cui l'odio s'č vistito d'amore,
e tu lo trovi cambiato.
Il nuovo corso ha infatuato gli sciocchi,
la moglie del capo mette il rimmel sugli occhi,
ma di "perestrojka" e di "glasnost"
non ne conosce il senso chi č morto
a Tiblisi e Pechino.
E parlano invano di libertą
vestono abiti comprati in America
ma i carri armati, quelli no
non li hanno gettati insieme a Stalin nella spazzatura.
La barbarie di oggi č quella di sempre
ti schiaccia coi carri ti spara nel ventre
la voglia di soldi li ha fatti arrivare
ad un compromesso con il capitale
ma dimmi cosa č cambiato?
Quanti anche dopo hanno pagato
con il sangue la voglia di vivere.
Sono morti per essere liberi
i volti di piazza Tienanmen,
i ragazzi morti di Budapest,
un destino scritto lungo un muro
bagnerą col sangue anche il mio futuro.
I volti di piazza Tienanmen
i ragazzi morti a Budapest
il rogo di Praga, il muro di Berlino
gridano al mondo: comunismo assassino
gridano al mondo: comunismo assassino
di barbarie, di torture, di morte nel mondo?
Come possono sognare due ragazzi
se i loro occhi non riescono a vedere
oltre il muro che divide l'Europa?
A scuola ti hanno detto che č giusto
che il nemico era cattivo ed č stato sconfitto,
ma tu dimmi se č cattivo chi crede
che la patria va difesa fino all'ultimo istante
contro l'usurpatore.
E parlano invano di libertą
vestono abiti comprati in America
ma i carri armati, quelli no
non li hanno gettati insieme a Stalin nella spazzatura.
Parole incomprensibili risuonano all'orecchio
quando ascolto la televisione
parole che hanno il sapore
di una festa in cui l'odio s'č vistito d'amore,
e tu lo trovi cambiato.
Il nuovo corso ha infatuato gli sciocchi,
la moglie del capo mette il rimmel sugli occhi,
ma di "perestrojka" e di "glasnost"
non ne conosce il senso chi č morto
a Tiblisi e Pechino.
E parlano invano di libertą
vestono abiti comprati in America
ma i carri armati, quelli no
non li hanno gettati insieme a Stalin nella spazzatura.
La barbarie di oggi č quella di sempre
ti schiaccia coi carri ti spara nel ventre
la voglia di soldi li ha fatti arrivare
ad un compromesso con il capitale
ma dimmi cosa č cambiato?
Quanti anche dopo hanno pagato
con il sangue la voglia di vivere.
Sono morti per essere liberi
i volti di piazza Tienanmen,
i ragazzi morti di Budapest,
un destino scritto lungo un muro
bagnerą col sangue anche il mio futuro.
I volti di piazza Tienanmen
i ragazzi morti a Budapest
il rogo di Praga, il muro di Berlino
gridano al mondo: comunismo assassino
gridano al mondo: comunismo assassino