LE TERRE CALDE
Anno: 1989
Gruppo: RINO CAMMILLERI
Testo e musica: Rino Cammilleri |Menu
Le stelle dell'estate mi insegnano la via
verso le terre calde dove c'è casa mia
se vuoi venire, andiamo, preparati la sacca
viaggeremo di notte, laggiù il caldo fiacca.
Vedrai nelle stagioni un'afa soffocante
la strada che ti acceca nell'aria tremolante
e un cane mezzo morto dal caldo e dalla noia
e le mosche che ronzano in attesa che muoia.
L'acqua delle fontane che quasi sembra brodo
e il sudore che fa nella tua gola un nodo.
Ci fermeremo a pranzo da tutti i miei parenti
che se ne avranno a male se tu non li accontenti
facendo onore al cibo che ti uscirà dagli occhi
scrutato e osservato da sciami di marmocchi
seduto ad una tavola che non finisce mai
se vieni giù una volta, vedrai, ritornerai.
Seduto a capotavola ci sarà il patriarca
che ti racconterà del figlio in Danimarca
ti sembrerà di essere Cristo all'Ultima Cena
in mezzo a zii e cognati, vedrai che bella scena.
Poi sentirai la banda dietro alla processione
del santo del paese e tutti sul balcone
conoscerai il Sindaco, la Guardia e l'Arciprete
conoscerai Carmela, la figlia e la sua dote
vedrai i suoi occhi bassi quando le parlerai
se vieni giù una volta, vedrai, ritornerai.
Ma basterà andare alla città più vicina
per capire che il mondo che hai visto la mattina
qui è tutto diverso, o meglio, non esiste più
questa città è uguale a quelle di lassù.
Poi ci accompagneranno tutti quanti alla stazione
disposti in modo esatto secondo tradizione
e quando poi, sul treno, mi farai i tuoi commenti
io non risponderò, io non dirò proprio niente
di ciò che avrai veduto che cosa capirai?
ma se tu avrai capito, vedrai, ritornerai.
verso le terre calde dove c'è casa mia
se vuoi venire, andiamo, preparati la sacca
viaggeremo di notte, laggiù il caldo fiacca.
Vedrai nelle stagioni un'afa soffocante
la strada che ti acceca nell'aria tremolante
e un cane mezzo morto dal caldo e dalla noia
e le mosche che ronzano in attesa che muoia.
L'acqua delle fontane che quasi sembra brodo
e il sudore che fa nella tua gola un nodo.
Ci fermeremo a pranzo da tutti i miei parenti
che se ne avranno a male se tu non li accontenti
facendo onore al cibo che ti uscirà dagli occhi
scrutato e osservato da sciami di marmocchi
seduto ad una tavola che non finisce mai
se vieni giù una volta, vedrai, ritornerai.
Seduto a capotavola ci sarà il patriarca
che ti racconterà del figlio in Danimarca
ti sembrerà di essere Cristo all'Ultima Cena
in mezzo a zii e cognati, vedrai che bella scena.
Poi sentirai la banda dietro alla processione
del santo del paese e tutti sul balcone
conoscerai il Sindaco, la Guardia e l'Arciprete
conoscerai Carmela, la figlia e la sua dote
vedrai i suoi occhi bassi quando le parlerai
se vieni giù una volta, vedrai, ritornerai.
Ma basterà andare alla città più vicina
per capire che il mondo che hai visto la mattina
qui è tutto diverso, o meglio, non esiste più
questa città è uguale a quelle di lassù.
Poi ci accompagneranno tutti quanti alla stazione
disposti in modo esatto secondo tradizione
e quando poi, sul treno, mi farai i tuoi commenti
io non risponderò, io non dirò proprio niente
di ciò che avrai veduto che cosa capirai?
ma se tu avrai capito, vedrai, ritornerai.