LA CANZONE DEL LAGO
Anno: 1977
Gruppo: COMPAGNIA DELL'ANELLOJUNIO GUARIENTO,
Testo e musica: Junio Guariento |Menu
Questa è una storia che non frutta milioni,
non faranno un bel film per TV,
ma farà sbadigliare di noia
i ragazzi alla Gucci e Cardin
perché parla di un vecchio sereno
con gli occhi sempre fissi nel sole,
con il viso coperto di rughe
e il sorriso più dolce del mondo .
Viveva un po' fuori città,
sulle rive del lago di mezzo,
parlava di giorno coi cigni
e di notte ripensava al passato,
a quando quel giorno in aprile,
per avere creduto in un uomo,
la donna gli avevano ucciso
contro un muro in piazza del Duomo .
Era stato Lupo il gappista,
con tre colpi nel mezzo del petto,
si diceva che fosse un artista
dell' agguato e del colpo alle spalle .
Gliel' han detto che era il tramonto,
anche il sole lo lasciava da solo,
ma voleva saldare quel conto,
Lupo morto ! Lo avrebbe giurato .
Ma quel sole così eterno e lontano
solo un attimo si fermò all' orizzonte
per guardarlo in fondo negli occhi,
illuminargli un momento la fronte .
Ha lasciato cadere il fucile
per quel raggio di fuoco lontano
e sapeva che a colpire quel vile
non sarebbe mai stata la sua mano .
Ed un giorno sulle rive del lago,
mentre stanco se ne stava un po' assorto,
dopo un tonfo ed un gemito vago
la corrente gli portò lì un morto .
Era il corpo di Lupo il gappista,
sì l' artista di agguati e menzogne,
un raggio gli aveva abbagliato la vista
mentre in Jaguar passava quel ponte .
L' ha guardato un secondo od un giorno,
non saprebbe mai dirlo davvero .
E poi fece verso i cigni ritorno,
verso il sole li portò poi un veliero .
Questa è una storia che il lago racconta,
no, non c' è sui tuoi libri di scuola,
non la sentirai narrar nelle piazza
perché solo sul lago ora vola .
non faranno un bel film per TV,
ma farà sbadigliare di noia
i ragazzi alla Gucci e Cardin
perché parla di un vecchio sereno
con gli occhi sempre fissi nel sole,
con il viso coperto di rughe
e il sorriso più dolce del mondo .
Viveva un po' fuori città,
sulle rive del lago di mezzo,
parlava di giorno coi cigni
e di notte ripensava al passato,
a quando quel giorno in aprile,
per avere creduto in un uomo,
la donna gli avevano ucciso
contro un muro in piazza del Duomo .
Era stato Lupo il gappista,
con tre colpi nel mezzo del petto,
si diceva che fosse un artista
dell' agguato e del colpo alle spalle .
Gliel' han detto che era il tramonto,
anche il sole lo lasciava da solo,
ma voleva saldare quel conto,
Lupo morto ! Lo avrebbe giurato .
Ma quel sole così eterno e lontano
solo un attimo si fermò all' orizzonte
per guardarlo in fondo negli occhi,
illuminargli un momento la fronte .
Ha lasciato cadere il fucile
per quel raggio di fuoco lontano
e sapeva che a colpire quel vile
non sarebbe mai stata la sua mano .
Ed un giorno sulle rive del lago,
mentre stanco se ne stava un po' assorto,
dopo un tonfo ed un gemito vago
la corrente gli portò lì un morto .
Era il corpo di Lupo il gappista,
sì l' artista di agguati e menzogne,
un raggio gli aveva abbagliato la vista
mentre in Jaguar passava quel ponte .
L' ha guardato un secondo od un giorno,
non saprebbe mai dirlo davvero .
E poi fece verso i cigni ritorno,
verso il sole li portò poi un veliero .
Questa è una storia che il lago racconta,
no, non c' è sui tuoi libri di scuola,
non la sentirai narrar nelle piazza
perché solo sul lago ora vola .
Note
Registrata e pubblicata ufficialmente nel 1978 sulla cassetta “Dedicato all’Europa”, la canzone era già in circolazione da qualche mese. Infatti fu pubblicata, anche se nella versione dal vivo, sul nastro “Hobbit 2 volume 2” che raccoglieva alcuni dei brani suonati all’omonimo campo.Note:
Gappista: appartanente ai GAP, Gruppi d'Azione Patriottica. I GAP erano piccoli gruppi di partigiani che nacquero su iniziativa del Partito Comunista e formati dal comando generale delle Brigate Garibaldi alla fine del settembre 1943.