AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Anno: 2000
Gruppo: NON NOBIS DOMINE
Testo e musica: Non Nobis Domine |Menu
Aggiungi un posto a tavola c'è un immigrato in più,
Aspetta pochi anni e lo straniero sarai tu!
Ti aggirerai sperduto per le vie della città
Tra agnelli sgozzati e gli strilli dei mullah.
Verrà la benedetta multiculturalità,
E sulle ali dell'euro anche la felicità.
Innovazione e flessibilità in economia
Ieri avevi un lavoro e oggi ti han cacciato via.
Tu hai perso il lavoro ma che differenza fa?
Un immigrato a metà prezzo ti sostituirà:
E' questo il bello della società multirazziale
La mano d'opera senza tutela sindacale
Aggiungi un posto nella tavola globalizzata,
Poi àlzati e fa' posto a mano d'opera immigrata.
Ne abbiamo un gran bisogno lo ripetono ogni dì
Padroni, sindacati, preti e politici
E sbarca l'immigrato benedetto dai padroni,
Con le sue ritenute pagheranno le pensioni
Agli italiani vecchi e in crisi di natalità
Svendendo a poco prezzo anche la nostra identità.
Né casa né lavoro per i giovani italiani,
Alloggio, vitto e impunità per negri e musulmani,
Quei poveretti in cerca di una società migliore
Dove poter delinquere tranquilli a tutte le ore.
Perciò prepara tavola e poi vattene via
Arriva un immigrato e dice: "Questa è casa mia!"
Ma se vuoi rimanere puoi tra la sua servitù,
Naturalmente in nero lo straniero ora sei tu!
Si estinguerà l'italiano non globalizzato,
Trionferanno contaminazione e meticciato.
Per l'invasione in nome della solidarietà
L'Italia, stirpe, lingua e cultura, sparirà.
Aspetta pochi anni e lo straniero sarai tu!
Ti aggirerai sperduto per le vie della città
Tra agnelli sgozzati e gli strilli dei mullah.
Verrà la benedetta multiculturalità,
E sulle ali dell'euro anche la felicità.
Innovazione e flessibilità in economia
Ieri avevi un lavoro e oggi ti han cacciato via.
Tu hai perso il lavoro ma che differenza fa?
Un immigrato a metà prezzo ti sostituirà:
E' questo il bello della società multirazziale
La mano d'opera senza tutela sindacale
Aggiungi un posto nella tavola globalizzata,
Poi àlzati e fa' posto a mano d'opera immigrata.
Ne abbiamo un gran bisogno lo ripetono ogni dì
Padroni, sindacati, preti e politici
E sbarca l'immigrato benedetto dai padroni,
Con le sue ritenute pagheranno le pensioni
Agli italiani vecchi e in crisi di natalità
Svendendo a poco prezzo anche la nostra identità.
Né casa né lavoro per i giovani italiani,
Alloggio, vitto e impunità per negri e musulmani,
Quei poveretti in cerca di una società migliore
Dove poter delinquere tranquilli a tutte le ore.
Perciò prepara tavola e poi vattene via
Arriva un immigrato e dice: "Questa è casa mia!"
Ma se vuoi rimanere puoi tra la sua servitù,
Naturalmente in nero lo straniero ora sei tu!
Si estinguerà l'italiano non globalizzato,
Trionferanno contaminazione e meticciato.
Per l'invasione in nome della solidarietà
L'Italia, stirpe, lingua e cultura, sparirà.