CATENA DI MONTAGGIO
Anno: 1974
Gruppo: VENTO DEL SUD
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"Addio, paese; addio, bambini; addio, Maria!"
Tristi parole che hai detto prima di andare via.
Senza una lira, col tuo "mestiere" di contadino,
hai preso un treno, uno dei tanti che va a Torino.
Freddo da cani i primi giorni, il primo mese;
nel cuore tanta malinconia per il paese.
Ma ti hanno detto: "Per te comincia un'altra vita!
La tua miseria, la Grande Fame per te è finita!".
T'hanno insegnato a lavorare in officina
ed a marcare un cartellino ogni mattina...
Ed hai creduto, a fine mese, d'essere un "dio":
"Ma sto sognando? Ma è proprio vero? E' tutto mio?!"
Un braccio in alto, un piede a destra ed uno avanti:
le stesse cose più o meno uguali per tutti quanti...
Ma cosa importa? Lavoro è questo, lavoro è quello!
E puoi mandare un po' di soldi giù al paesello...
Un barccio in alto, un piede a destra e gli occhi attenti...
Otto ore al giorno sempre gli stessi movimenti!
Adesso vedi anche di notte ruote e volanti...
Ma fai uno sforzo: bisogna vivere, andare avanti!
Pasqua e Natale: torni al paese per qualche giorno.
Rientri in fabbrica... e pensi solo al tuo ritorno!
Passano i mesi, passano gli anni, passa una vita,
ma quella grande malinconia non è finita!
Al tuo paese hanno impiantatto grandi officine:
è andata avanti per qualche tempo, ma poi... la fine!
Miliardi al vento solo per fare speculazioni,
per arricchire nuovi sciacalli, nuovi ladroni!
Un braccio in alto, un piede a destra e gli occhi stanchi:
sulla tua testa molti capelli ormai son bianchi.
Non è il più il sole che ti consuma, ma una catena
e quella grande malinconia di chi sta in pena!
Se c'è lo sciopero, ti fanno alzare il pugno chiuso,
e se non scioperi ti arriva un altro pugno sul muso!
E sulla pelle di chi è immigrato, di noi "terroni"
crescono crescono nuovi padrini, nuovi "padroni"!
Agnelli cambia il tuo sudore in capitali;
per lui sei solo uno dei tanti meridionali:
"Lavora, schiavo! Lavora, schiavo! Lavora, schiavo!"
Ed un bel giorno anche per te ci sarà un "bravo!".
Meridionale, cosa vuoi farci, fatti coraggio:
sei prigioniero di una catena di montaggio.
Produci cose che appena fuori compri tu stesso,
e sulla fronte ti han scritto la parola "fesso"!
-----
Il pane, il vino, il sole, l'aria del tuo paese
non puoi comrarli certo coi soldi del fine-emese:
son cose che nessuno vende, non hanno prezzo!
Non puoò comprarle nemmeno Agnelli col suo disprezzo...
Sulle colline abbandonate del Mezzogiorno
deve iniziare il Nuovo Tempo, il Nuovo Giorno!
Mai più partire! Mai più lasciare! Mai più emigrare!
Mai più fuggire da un po' di terra da lavorare!
Campo di grano, terra di sole, dolce villaggio...
Non c'è confronto con la catena di montaggio!
saremo noi che salveremo questa Nazione,
se lotteremo per la riscossa del Meridione.
Tristi parole che hai detto prima di andare via.
Senza una lira, col tuo "mestiere" di contadino,
hai preso un treno, uno dei tanti che va a Torino.
Freddo da cani i primi giorni, il primo mese;
nel cuore tanta malinconia per il paese.
Ma ti hanno detto: "Per te comincia un'altra vita!
La tua miseria, la Grande Fame per te è finita!".
T'hanno insegnato a lavorare in officina
ed a marcare un cartellino ogni mattina...
Ed hai creduto, a fine mese, d'essere un "dio":
"Ma sto sognando? Ma è proprio vero? E' tutto mio?!"
Un braccio in alto, un piede a destra ed uno avanti:
le stesse cose più o meno uguali per tutti quanti...
Ma cosa importa? Lavoro è questo, lavoro è quello!
E puoi mandare un po' di soldi giù al paesello...
Un barccio in alto, un piede a destra e gli occhi attenti...
Otto ore al giorno sempre gli stessi movimenti!
Adesso vedi anche di notte ruote e volanti...
Ma fai uno sforzo: bisogna vivere, andare avanti!
Pasqua e Natale: torni al paese per qualche giorno.
Rientri in fabbrica... e pensi solo al tuo ritorno!
Passano i mesi, passano gli anni, passa una vita,
ma quella grande malinconia non è finita!
Al tuo paese hanno impiantatto grandi officine:
è andata avanti per qualche tempo, ma poi... la fine!
Miliardi al vento solo per fare speculazioni,
per arricchire nuovi sciacalli, nuovi ladroni!
Un braccio in alto, un piede a destra e gli occhi stanchi:
sulla tua testa molti capelli ormai son bianchi.
Non è il più il sole che ti consuma, ma una catena
e quella grande malinconia di chi sta in pena!
Se c'è lo sciopero, ti fanno alzare il pugno chiuso,
e se non scioperi ti arriva un altro pugno sul muso!
E sulla pelle di chi è immigrato, di noi "terroni"
crescono crescono nuovi padrini, nuovi "padroni"!
Agnelli cambia il tuo sudore in capitali;
per lui sei solo uno dei tanti meridionali:
"Lavora, schiavo! Lavora, schiavo! Lavora, schiavo!"
Ed un bel giorno anche per te ci sarà un "bravo!".
Meridionale, cosa vuoi farci, fatti coraggio:
sei prigioniero di una catena di montaggio.
Produci cose che appena fuori compri tu stesso,
e sulla fronte ti han scritto la parola "fesso"!
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Il pane, il vino, il sole, l'aria del tuo paese
non puoi comrarli certo coi soldi del fine-emese:
son cose che nessuno vende, non hanno prezzo!
Non puoò comprarle nemmeno Agnelli col suo disprezzo...
Sulle colline abbandonate del Mezzogiorno
deve iniziare il Nuovo Tempo, il Nuovo Giorno!
Mai più partire! Mai più lasciare! Mai più emigrare!
Mai più fuggire da un po' di terra da lavorare!
Campo di grano, terra di sole, dolce villaggio...
Non c'è confronto con la catena di montaggio!
saremo noi che salveremo questa Nazione,
se lotteremo per la riscossa del Meridione.