IL NOSTRO TEMPO
Anno: 1978
Gruppo: AMICI DEL VENTO
Testo e musica: Carlo Venturino |
Veniam da mille strade,
non abbiamo età né storia
e nessuno canterà la nostra gloria.
Sognando età dell'oro giochiamo con la vita,
ma con il nostro tempo abbiamo aperto una partita.
Ci spiace per i poveri, meschini benpensanti,
ma adesso noi dobbiamo andare avanti.
Perché è giunto il nostro tempo,
tempo da disperati,
ma questo è il nostro tempo: camerati.
Per noi che non vogliamo,
né Marx, né il capitale
e la democrazia ormai sappiamo cosa vale,
non bastan le parole di vecchi ciarlatani,
con voi abbiamo chiuso, oggi è già per noi domani.
Per noi non c'è più posto in un mondo di relitti,
ma non saremo noi quelli sconfitti.
Perché è giunto il nostro tempo, tempo da disperati,
ma questo è il nostro tempo: camerati.
E senza ipocrisia sappiamo anche peccare,
ma poi non contiam balle, noi, per farci perdonare.
Non siamo eroi, né santi, portiam la nostra croce,
ma il mondo avrà domani un'altra voce.
Con la rabbia in mezzo ai denti
sembriamo senza cuore,
ma Fedeltà si chiama il nostro Onore.
E Fedeltà vuol dire giurare senza inganni
e non tradire mai per mille anni,
cantar la giovinezza e il tempo che va e muore,
avere sempre un sogno dentro al cuore.
Con il vostro progresso avete ucciso il cielo,
ma il sole brucerà quel vostro velo.
Perché è giunto il nostro tempo, tempo da disperati,
ma questo e il nostro tempo: camerati.
non abbiamo età né storia
e nessuno canterà la nostra gloria.
Sognando età dell'oro giochiamo con la vita,
ma con il nostro tempo abbiamo aperto una partita.
Ci spiace per i poveri, meschini benpensanti,
ma adesso noi dobbiamo andare avanti.
Perché è giunto il nostro tempo,
tempo da disperati,
ma questo è il nostro tempo: camerati.
Per noi che non vogliamo,
né Marx, né il capitale
e la democrazia ormai sappiamo cosa vale,
non bastan le parole di vecchi ciarlatani,
con voi abbiamo chiuso, oggi è già per noi domani.
Per noi non c'è più posto in un mondo di relitti,
ma non saremo noi quelli sconfitti.
Perché è giunto il nostro tempo, tempo da disperati,
ma questo è il nostro tempo: camerati.
E senza ipocrisia sappiamo anche peccare,
ma poi non contiam balle, noi, per farci perdonare.
Non siamo eroi, né santi, portiam la nostra croce,
ma il mondo avrà domani un'altra voce.
Con la rabbia in mezzo ai denti
sembriamo senza cuore,
ma Fedeltà si chiama il nostro Onore.
E Fedeltà vuol dire giurare senza inganni
e non tradire mai per mille anni,
cantar la giovinezza e il tempo che va e muore,
avere sempre un sogno dentro al cuore.
Con il vostro progresso avete ucciso il cielo,
ma il sole brucerà quel vostro velo.
Perché è giunto il nostro tempo, tempo da disperati,
ma questo e il nostro tempo: camerati.
Note
Questa canzone, presentata a Campo Hobbit 2, nel 1978, avrebbe dovuto dare il titolo al terzo nastro del gruppo che però non fu pubblicato. Rimase quindi inedita fino al 1993, quando in occasione del decennale della scomparsa di Carlo Venturino, venne registrata da Marco (insieme ad altri brani inediti e a sue nuove canzoni) nella musicassetta “Vecchio ribelle”.Il brano fu comunque pubblicata nel ’78 sul nastro “Hobbit 2 cassetta 2” nella versione dal vivo.