CRUCIVERBA
Anno: 1977
Gruppo: MICHELE DI FIO'
Testo e musica: Michele Di Fiò |Menu
Prendo un giornale nel fumo penso a te
assorto nei miei pensieri
prendo una penna comincio a scrivere
le mie memorie sulla pagina del cruciverba
sono anni che cammino
nessuno ha mai pensato a me.
Giunge per tutti il momento di fare testamento
che cos’è quella cosa, quella cosa tanto bella,
che non ho mai conosciuto
amore, cinque lettere e finisce lì.
Ma io ho anche un’anima, per Dio se ho un’anima
scusate non mi lamento
va bene, non fate caso alle mie pazzie.
E mi butto un cuscino sulla testa
sperando che non sia pazzia
nasce e fiorisce il ricordo e la fantasia
e ricordati Maria che fosti nata vergine
e non cambiare adesso che il mondo
ha preso una brutta piega; quattro lettere, scrivi fine
di una vita fatta di poche ore vissuta senza amore.
Sopra il quaderno un bambino
ha scritto sono un assassino:
"Maestro mi sento un po’in colpa
ho ucciso il mio papà!"
"Che importa figliuolo, sei pentito?
Io ti assolvo nel nome del padre
e del figlio che saresti tu!"
Prendo il giornale non mi soddisfa
dieci anni fa’ avrei detto si
ora non posso è già tardi e finisco qui.
Vai in pace figliuolo, è già tardi baciamo le mani,
saluta la tua mamma... a domani...
dille che vengo io...
assorto nei miei pensieri
prendo una penna comincio a scrivere
le mie memorie sulla pagina del cruciverba
sono anni che cammino
nessuno ha mai pensato a me.
Giunge per tutti il momento di fare testamento
che cos’è quella cosa, quella cosa tanto bella,
che non ho mai conosciuto
amore, cinque lettere e finisce lì.
Ma io ho anche un’anima, per Dio se ho un’anima
scusate non mi lamento
va bene, non fate caso alle mie pazzie.
E mi butto un cuscino sulla testa
sperando che non sia pazzia
nasce e fiorisce il ricordo e la fantasia
e ricordati Maria che fosti nata vergine
e non cambiare adesso che il mondo
ha preso una brutta piega; quattro lettere, scrivi fine
di una vita fatta di poche ore vissuta senza amore.
Sopra il quaderno un bambino
ha scritto sono un assassino:
"Maestro mi sento un po’in colpa
ho ucciso il mio papà!"
"Che importa figliuolo, sei pentito?
Io ti assolvo nel nome del padre
e del figlio che saresti tu!"
Prendo il giornale non mi soddisfa
dieci anni fa’ avrei detto si
ora non posso è già tardi e finisco qui.
Vai in pace figliuolo, è già tardi baciamo le mani,
saluta la tua mamma... a domani...
dille che vengo io...