Canzoni

DETTATA DA AUTENTICA RABBIA

Anno: 1979

Gruppo: MICHELE DI FIO'

Testo e musica: Michele Di Fiò |

La storia che ti voglio raccontare
rispecchia un'altra era
qualcosa che è passato.
E' vero torno a chiederti perdono
per quello che non ero
per quello che son stato
per come i tuoi amici
te l'hanno raccontato.
E' giusto, io non ero ancora nato
vent'anni sono ancora troppo pochi
e allora di cos'è che mi incolpate
non ho ammazzato nessuno in vita mia
ho visto il volto della democrazia.
Qualcuno è morto in piazza ieri sera,
domani il fumo di una fabbrica occupata
distruggerà il cuore tenero
di cento bambini.
Qualcuno ha sparato per ammazzare
è morto il gestore del ber all'angolo
il poliziotto di guardia
lo impara dai giornali.
E allora vorrei dirvi che aspettate
a giocarvi il vostro amore
per un po' di sicurezza.
Allora vorerei dirti a cosa pensi
se tuo fratello ha in tasca
ha in tasca una pistola
perchè tra due minuti
può esser la tua ora.
E' raro forse perdere la testa?
Non quando si hanno pochi soldi in tasca.
Progresso insegna a fare una sorpresa,
a tuo padre con la pistola in mano,
col suo amore non si può comprare niente.
Che te ne frega di ciò che dice la gente,
la droga è "buona" e poi la prendon tutti,
serve a cacciare i cattivi pensieri.
E la tua donna abbandonata su un marciapiede
che aspetta che qualcuno si faccia vivo
tutto questo le serve a sentirsi gestita.
E se domani ci metteranno in galera
sicur di farci dimenticare chi siamo
risponderemo al fuoco con parole gentili.
Trent'anni son passati, ti sembra ancora poco?
Ti sembra questo il modo di stare
a questo gioco
e stare lì a pensare
come alimentare il fuoco.

E un posto in tasca è quello che ci serve
per fare l'ala del proletariato.
Un operaio morto cosa importa
se tanto ha lavorato al posto tuo,
se il caso non ha voluto
il contrario.

E mille donne che stanno
piangendo ancora i fogli
e i mariti morti per strada.
E se qualcuno ha qualcosa
in contrario lo dica
altrimenti stia zitto
non si faccia sentire,
alle tue nozzi ho spedito
un crisantemo.
E se il sistema si unisce
in una bolgia infernale
sapremo rispondere, poi
sapremo scappare.
Ma ammazzeranno il poeta..