Canzoni

RIFLESSIONI

Anno: 1977

Gruppo: MICHELE DI FIO'

Testo e musica: Michele Di Fiò |

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Sfasciamo la faccia di bronzo
e colui che la porta
riprendiamoci i soldi e il sudore
rubati alle mani
scriviamo anche noi
storie e canzoni
siamo sempre vissuti
nelle nostre illusioni
invitiamo alle nostre vittorie
rimanendo stranieri
e coi modi di fare e costruire
mai avuti fino ad ora
ed i nostri falsi eroi
noi non li conosciamo
metteteli sott'olio
che cosa ne dfacciamo
signori responsabili
o vecchi antiquati e ciarlatani
dateci qualchecosa qualchecosa da toccare
con le mani
e non ci raccontate delle vostre avventure
ne abbiamo i libri pieni delle vostre parole
signore con gli occhiali e col cuore in pelliccia
crescete di cervello e donate almeno un poco all'uomo
una vita casa ufficio vissuta nel sudore
e mai ti è venuto in mente di donargli un po' d'amore
e borghese proletario
Mercedes villa al mare
ridammi la mia anima che
io ho altro a cui pensare
i compagni come te quasi
sempre è successo
con l'ayuto e tutti i soldi
son finiti nel cesso
signori funzionari burocrati
notabili federali
noi ci siamo stancati di vedere sempre
circolari
vogliamo essere seri una volta per tutte
possiamo passar la vita
a firmare scartoffie dadadadada
Noi siamo civili accondiscententi e onesti
non vogliamo però vivere una vita da fessi
e mangiare un panino e sentirci felici
o vedere in televisione tutte quelle indossatrici
e la droga l'aborto la fame l'amore
la guerra la malinconia
son cose che accadono spesso
e non passano mai purtroppo
tappiamo con un dito
ma falla è troppo grossa
è facile imparare
a distruggere l'orgoglio
nanannannanan

Professore ti sembra un eccesso di zelo
dimostrare cosa sia il mondo reale
dimostrare alla gente di avere anche torto
se parlando per caso di problemi di aborto
lei dice vi ho qui riunito tutti insieme
per partecipare alle decisioni comuni
quelle dettate dalla vostra libera coscienza
siamo uniti votiamo tutti la stessa cosa
professore son problemi di accesso
a una libera università statale se non
fosse per la vergogna di qualche criminale
se non fosse per la speranza di non finire all'ospedale
se non fosse per un po' di voglia di
continuare a studiare
professore ma sono tutte palle
inventate da chi ha il coltello