ANDARE VIA
Anno: 1986
Gruppo: AMICI DEL VENTO
Testo e musica: Marco Venturino |Menu
Non ha più senso questo mondo di cartone,
di rotocalchi e di pubblicità per televisione,
che ti riempie la testa di sogni e di chimere,
che non hanno più
nemmeno il colore della tua fantasia.
Non ha più senso questo mondo di vacanze
nei luoghi più affollati o più alla moda,
o nelle isole deserte a tentare l’avventura
di una più esclusiva abbronzatura
Non ha più senso andare in discoteca
a dimenare il culo per piacere
Non ha più senso stare fuori dal bar
a gettare via le nostre idee per un po’ di vanità
Andare via, lontano,
con un poco di coraggio
ed un mitra nella mano,
per una guerra che non è la mia,
ma non per soldi, ma per vedere,
che razza di uomo sia.
Andare via, lontano,
a tentare l’avventura
dal sapore un poco strano,
far della morte l’amica mia,
inseguendo un sogno pazzo,
oltre i confini dell’ipocrisia
Non ha più senso questo mondo di carriera,
non ha più senso il denaro ed il successo,
divertimenti, sport e belle donne,
pur di non avere il tempo di parlare con me stesso
Non ha più senso questo mondo di politica,
fatto di percentuali e di equilibri,
di morali tonde e di inutili parole,
vendute in propaganda con la propria dignità
Andare via, lontano,
con un poco di coraggio
ed un mitra nella mano,
per una guerra che non è la mia,
ma non per soldi, ma per vedere,
che razza di uomo sia.
Andare via, lontano,
a tentare l’avventura
dal sapore un poco strano,
far della morte l’amica mia,
inseguendo un sogno pazzo,
oltre i confini dell’ipocrisia
Restare qua: un ospedale, un lavoro,
un quotidiano di dolore o un’abitudine...
Non so, la strada mia, la guerra mia,
un’incredibile pazzia:
un’avventura, ma è la mia.
Chiusi nel buio del cassetto
ci sono i sogni e le mie fughe,
ma la mia guerra
rimane qua, rimane qua...
di rotocalchi e di pubblicità per televisione,
che ti riempie la testa di sogni e di chimere,
che non hanno più
nemmeno il colore della tua fantasia.
Non ha più senso questo mondo di vacanze
nei luoghi più affollati o più alla moda,
o nelle isole deserte a tentare l’avventura
di una più esclusiva abbronzatura
Non ha più senso andare in discoteca
a dimenare il culo per piacere
Non ha più senso stare fuori dal bar
a gettare via le nostre idee per un po’ di vanità
Andare via, lontano,
con un poco di coraggio
ed un mitra nella mano,
per una guerra che non è la mia,
ma non per soldi, ma per vedere,
che razza di uomo sia.
Andare via, lontano,
a tentare l’avventura
dal sapore un poco strano,
far della morte l’amica mia,
inseguendo un sogno pazzo,
oltre i confini dell’ipocrisia
Non ha più senso questo mondo di carriera,
non ha più senso il denaro ed il successo,
divertimenti, sport e belle donne,
pur di non avere il tempo di parlare con me stesso
Non ha più senso questo mondo di politica,
fatto di percentuali e di equilibri,
di morali tonde e di inutili parole,
vendute in propaganda con la propria dignità
Andare via, lontano,
con un poco di coraggio
ed un mitra nella mano,
per una guerra che non è la mia,
ma non per soldi, ma per vedere,
che razza di uomo sia.
Andare via, lontano,
a tentare l’avventura
dal sapore un poco strano,
far della morte l’amica mia,
inseguendo un sogno pazzo,
oltre i confini dell’ipocrisia
Restare qua: un ospedale, un lavoro,
un quotidiano di dolore o un’abitudine...
Non so, la strada mia, la guerra mia,
un’incredibile pazzia:
un’avventura, ma è la mia.
Chiusi nel buio del cassetto
ci sono i sogni e le mie fughe,
ma la mia guerra
rimane qua, rimane qua...
Note
“Il mercenario di Lucera” (storica canzone di Pier Francesco Pingitore cantata al “Bagaglino” da Pino Caruso) era stata per anni un “cult” dell’ambiente di destra, cantata anche da Marco Venturino in alcuni concerti, Questa è un’interpretazione più attuale del mito (o del sogno) di fuggire lontano in cerca di avventura e per mettere alla prova il proprio coraggio.Presentata per la prima volta al concerto di Milano del 21 marzo 1986 è rimasta inedita fino al 1993, quando in occasione del decennale della scomparse di Carlo Venturino venne registrato il terzo nastro con i brani rimasti inediti.