NON MI CHIEDERE DI RESTARE
Anno: 1975
Gruppo: LEOPOLDO BARBIERI
Testo e musica: Leopoldo Barbieri |Menu
Ho ricondotto la mia vita a un’unità quasi esaurita,
ho messo pace nel mio cuore, ho riscoperto anche l’amore
ho già scordato tutto il male che non ho certo mai provato
Perfino l’università con quelle facce nere
mi dà tranquillità ancora un po’ e sarò ingegnere
E tu con quei tuoi occhi e quella faccia un po’ stupita
sei quella con cui ho scelto di incensare la mia vita
Ed ecco che dal fondo delle cose che credevo
ritorna già il fantasma delle cose che sapevo
non sono uno scrittore anche se il corso dei pensieri
cerca spazio e non lo trova che nelle carte di ieri
Di nuovo la mia mente incerta e ancora un po’ puerile
si chiede se il contratto non è forse troppo vile
contrasto di opinioni, di ricordi e di speranze
son qui ancora incastrato in queste cinque stanze
Cerco di nuovo la mia vita che non ho certo mai trovato
ho ancora dentro tutto il male che non ho certo mai cercato
sembra banale ma è il dolore che non dà senso più al mio amore
E tu con quei tuoi occhi e con le mani sempre ansiose
il male che puoi fare tu non c’entra in queste cose
Non voglio la tranquillità che però dovrò accettare
latinoamericana l’avventura da cercare
Non ho voluto uccidere la persona che io sono
sputtanare la mia vita mi ha dato sempre un tono
e son sempre qui a credere alle stesse vecchie idee
non ho più voglia di cambiare ma non mi chiedete di restare
ho messo pace nel mio cuore, ho riscoperto anche l’amore
ho già scordato tutto il male che non ho certo mai provato
Perfino l’università con quelle facce nere
mi dà tranquillità ancora un po’ e sarò ingegnere
E tu con quei tuoi occhi e quella faccia un po’ stupita
sei quella con cui ho scelto di incensare la mia vita
Ed ecco che dal fondo delle cose che credevo
ritorna già il fantasma delle cose che sapevo
non sono uno scrittore anche se il corso dei pensieri
cerca spazio e non lo trova che nelle carte di ieri
Di nuovo la mia mente incerta e ancora un po’ puerile
si chiede se il contratto non è forse troppo vile
contrasto di opinioni, di ricordi e di speranze
son qui ancora incastrato in queste cinque stanze
Cerco di nuovo la mia vita che non ho certo mai trovato
ho ancora dentro tutto il male che non ho certo mai cercato
sembra banale ma è il dolore che non dà senso più al mio amore
E tu con quei tuoi occhi e con le mani sempre ansiose
il male che puoi fare tu non c’entra in queste cose
Non voglio la tranquillità che però dovrò accettare
latinoamericana l’avventura da cercare
Non ho voluto uccidere la persona che io sono
sputtanare la mia vita mi ha dato sempre un tono
e son sempre qui a credere alle stesse vecchie idee
non ho più voglia di cambiare ma non mi chiedete di restare