LA VOCE DI MASSIMINO
Anno: 2001
Gruppo: RAVENNA MEA LUX
Testo: Gregor Ferretti | Musica: Andrea Folicaldi |Menu
Lungo i canneti della sorte
che poi, flesse nei corpi
sono lance dalle lame torte.
Nel freddo del Novembre
ingravidare il bosco,
nel cammino mio notturno
nell'eresia di chi, per vedere
ha bisogno del giorno.
Sputa la tua anima
amico mio!
Nel furore del tuo nome
nel calare, salpare a noi
le reti del tuo mare,
nei pesci della tua giovinezza!
nella sconfitta
nei carceri dell'anima
della lotta furibonda
tu, non conosci tristezza!
Perché dov'è la tua voce
menestrello amaro?
In quale fischio d'armonica?
In quale canto di gallo cedrone?
Tu, anche in ginocchio
non trovasti mai un Dio e padrone!
Nella fede hai spezzato in noi le catene!
Dov'è la voce del poeta?
del laureto senza pietà?
Di quelli senza meta?
Del compagno ingrato
al suo regime unto e finto!
del professore grasso e rosso
dal regime a Dio promosso!
Massimo il destino
t'ha avuto
è cruda realtà
ma a noi, che non siamo uomini d'oggi
sui tuoi campi di Francia
nel tuo ricordo non proviamo tristezza!
Ma saliamo ancora a cavallo
con dignità e fierezza!
Pienezza dell'essere
vivere o morire
non può contare
credere e obbedire!...
Lungo i canneti della sorte
che poi, flesse nei corpi
sono lance dalle lame torte.
Massimo...Presente!!
che poi, flesse nei corpi
sono lance dalle lame torte.
Nel freddo del Novembre
ingravidare il bosco,
nel cammino mio notturno
nell'eresia di chi, per vedere
ha bisogno del giorno.
Sputa la tua anima
amico mio!
Nel furore del tuo nome
nel calare, salpare a noi
le reti del tuo mare,
nei pesci della tua giovinezza!
nella sconfitta
nei carceri dell'anima
della lotta furibonda
tu, non conosci tristezza!
Perché dov'è la tua voce
menestrello amaro?
In quale fischio d'armonica?
In quale canto di gallo cedrone?
Tu, anche in ginocchio
non trovasti mai un Dio e padrone!
Nella fede hai spezzato in noi le catene!
Dov'è la voce del poeta?
del laureto senza pietà?
Di quelli senza meta?
Del compagno ingrato
al suo regime unto e finto!
del professore grasso e rosso
dal regime a Dio promosso!
Massimo il destino
t'ha avuto
è cruda realtà
ma a noi, che non siamo uomini d'oggi
sui tuoi campi di Francia
nel tuo ricordo non proviamo tristezza!
Ma saliamo ancora a cavallo
con dignità e fierezza!
Pienezza dell'essere
vivere o morire
non può contare
credere e obbedire!...
Lungo i canneti della sorte
che poi, flesse nei corpi
sono lance dalle lame torte.
Massimo...Presente!!