SCESE RADIOSA
Anno: 1981
Gruppo: MARCELLO DE ANGELIS270 BIS,
Testo e musica: Marcello De Angelis |Menu
Scese radiosa la pioggia di fuoco
che ricoprì la città,
mille folletti di fuoco danzanti
resero allegre le vie.
Qualche persona correva,
era vestita di grigio,
strani guerrieri solcavan la notte
portando la luce con sé.
Rosso era il cuore,
ma bianco era il viso,
nera la notte per noi,
un aspro profumo incombeva,
ci commuoveva un po' tutti.
A un certo punto si udì del rumore
come un boato, direi,
ora volava uno strano pulmino
dipinto di bianco e di blu;
c’era un bambino vicino
con dei fiammiferi in mano
"poca favilla gran fiamma feconda"
tutti cantavan così,
mentre bruciavano strani animali,
pantere o gazzelle non so,
qualche falchetto volava,
erano molti anche i corvi.
Era finita la danza gioiosa,
ero felice perché
forse una fiamma di quella serata
l’avevo accesa pur io.
Questi son giochi un po’ strani,
ricordate si fanno in silenzio.
che ricoprì la città,
mille folletti di fuoco danzanti
resero allegre le vie.
Qualche persona correva,
era vestita di grigio,
strani guerrieri solcavan la notte
portando la luce con sé.
Rosso era il cuore,
ma bianco era il viso,
nera la notte per noi,
un aspro profumo incombeva,
ci commuoveva un po' tutti.
A un certo punto si udì del rumore
come un boato, direi,
ora volava uno strano pulmino
dipinto di bianco e di blu;
c’era un bambino vicino
con dei fiammiferi in mano
"poca favilla gran fiamma feconda"
tutti cantavan così,
mentre bruciavano strani animali,
pantere o gazzelle non so,
qualche falchetto volava,
erano molti anche i corvi.
Era finita la danza gioiosa,
ero felice perché
forse una fiamma di quella serata
l’avevo accesa pur io.
Questi son giochi un po’ strani,
ricordate si fanno in silenzio.
Note
Altra riedizione di un Marcello alle prime armi. Fa il paio con Il braccio che si stende e condivide la stessa visione gioiosa e sognante della piccola guerra dei primi anni.(270 bis)
Questo pezzo si intitolava originariamente "Solfeggio in do minore".