I GIORNI PIÙ STRANI
Anno: 2005
Gruppo: SKOLL
Testo e musica: Federico Goglio |Menu
Ossa bagnate, la pelle bruciata, gridando che freddo che fa
Pensa ai tuoi occhi che mi fanno male e prego e ti chiedo pietà
Sono fuori uso, anelli di fumo con la sigaretta li facevi tu
Conservo il tuo vestito anni ’60, sei capricciosa non ti piaceva più
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi
Scrivo il tuo nome ricamandolo piano sopra i muri di questa città
Sento i tuoi cani chiamarmi lontano, sembra quasi mi dican stai qua
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi
Pensa ai tuoi occhi che mi fanno male e prego e ti chiedo pietà
Sono fuori uso, anelli di fumo con la sigaretta li facevi tu
Conservo il tuo vestito anni ’60, sei capricciosa non ti piaceva più
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi
Scrivo il tuo nome ricamandolo piano sopra i muri di questa città
Sento i tuoi cani chiamarmi lontano, sembra quasi mi dican stai qua
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi
Ma quale domani? Quale domani per noi?
I giorni più strani, tutto il rancore che vuoi