SETTEMBRE NOVEMBRE
Anno: 2004
Gruppo: HISPANICUS
Testo e musica: Hispanicus |Menu
Cade il mio sangue a terra, ma un dì che è il tuo scoprirai.
Non scorgi neanche una stella, il sole è appassito ormai.
Si chiude l’estate a settembre, il primo brivido è il mio.
Tramonta il cielo per sempre, si oscura un fiore ed anch’io.
Mi sussurravi che io ero chi conosceva meglio la tua intimità;
adesso sono solo un bersaglio, sono la vittima delle tue infamità.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Cadono foglie gialle a novembre, e un po’ muoio anch’io.
Cospargi di sale le spalle mie sui graffi d’addio.
Tra i fiori il buio si posa, autunnale senso di fine.
Se l’amore fosse una rosa, ora saresti solo le spine.
Ed hai strappato la mia carne, come le mie lettere e le fotografie.
E mi hai sbattuto il telefono sul cuore, urlato e scritto: "è finita!". Non ho vie d’uscita.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Aspetto dicembre come il sole: rinasce, ma sembra che muore.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Per gridare...
Non scorgi neanche una stella, il sole è appassito ormai.
Si chiude l’estate a settembre, il primo brivido è il mio.
Tramonta il cielo per sempre, si oscura un fiore ed anch’io.
Mi sussurravi che io ero chi conosceva meglio la tua intimità;
adesso sono solo un bersaglio, sono la vittima delle tue infamità.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Cadono foglie gialle a novembre, e un po’ muoio anch’io.
Cospargi di sale le spalle mie sui graffi d’addio.
Tra i fiori il buio si posa, autunnale senso di fine.
Se l’amore fosse una rosa, ora saresti solo le spine.
Ed hai strappato la mia carne, come le mie lettere e le fotografie.
E mi hai sbattuto il telefono sul cuore, urlato e scritto: "è finita!". Non ho vie d’uscita.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Aspetto dicembre come il sole: rinasce, ma sembra che muore.
Prima o poi, un giorno ti volterai per cercarmi, ma tu non mi troverai.
Allo specchio rifletterai, sarà troppo tardi ormai per gridare il nome mio.
Per gridare...