INNO DELLA GIOVENTU' LEGIONARIA RUMENA
Anno:
Gruppo: Varie canzoni
Testo e musica: (Anonimo) |Menu
Santa gioventu legionaria,
con il petto temprato, di ferro, e l’animo d fiore,
turbine scatenato di primavera
dalla fronte fiera come quella, d’un cervo dei Carpazzi,
alziamo verso il sole le braccia
volte all’eternità;
componiamole di roccia, di fuoco, di mare
e, ancora, intridiamole con il, sangue dei Daci.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.
La morte, solo la morte legionaria,
ci è, fra le spose, la sposa più, cara;
per la santa croce, per la Patria,
violiamo foreste e soggioghiamo montagne;
non ci atterriscono per quanto, terribili,
né bufera né valanga nemica;
se cadiamo anche tutti, colpiti, alla fronte,
ci è cara la morte per il Capitano.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.
Santa gioventù legionaria,
alziamo basiliche vivendo da, eroi nelle prigioni,
in catene per il nostro grande, amore,
cantiamo pensando ai Nicadori;
leviamo al sole, nel cielo
fiaccole per i vincitori;
agli eroi altari innalziamo
non serbando altro che piombo, per i traditori.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.
con il petto temprato, di ferro, e l’animo d fiore,
turbine scatenato di primavera
dalla fronte fiera come quella, d’un cervo dei Carpazzi,
alziamo verso il sole le braccia
volte all’eternità;
componiamole di roccia, di fuoco, di mare
e, ancora, intridiamole con il, sangue dei Daci.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.
La morte, solo la morte legionaria,
ci è, fra le spose, la sposa più, cara;
per la santa croce, per la Patria,
violiamo foreste e soggioghiamo montagne;
non ci atterriscono per quanto, terribili,
né bufera né valanga nemica;
se cadiamo anche tutti, colpiti, alla fronte,
ci è cara la morte per il Capitano.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.
Santa gioventù legionaria,
alziamo basiliche vivendo da, eroi nelle prigioni,
in catene per il nostro grande, amore,
cantiamo pensando ai Nicadori;
leviamo al sole, nel cielo
fiaccole per i vincitori;
agli eroi altari innalziamo
non serbando altro che piombo, per i traditori.
La Guardia, il Capitano
ci tramutano in aquile di ferro
la Patria, il Capitano
e l’Arcangelo del cielo.