2 AGOSTO 1980
Anno:
Gruppo: GIANLUCA COMANDINI
Testo e musica: Gianluca Comandini |Menu
2 agosto 1980, fatidica data,
Un botto alla stazione,
Troppi morti per la strada.
L’ora della colpa: 10:05
I morti: 85, feriti: oltre 200
La colpa non è nostra
La verità rinchiusa nel cemento.
Terribile miscela di T4 e tritolo
Pochi attimi infernali ed è tutto raso al suolo,
Una dozzina di ambulanze non era sufficiente
Tra strilla, urla e pianti,
Furono i taxi a portar via la gente.
Passa il tempo, siamo 15 anni avanti
Gli accusati sono diventati Ciavardini e Fioravanti,
Nel cuor nostro loro sono innocenti,
Ma al potere purtroppo vi sono solo incompetenti.
Luigi Ciavardini, ormai è un uomo vero
è in galera solo per il suo cuore nero.
Ma da solo non riuscirà mai a dimostrare
che quel 2 agosto lui aveva altro da fare!
Un governo disastroso non seppe come reagire,
Cossiga inutile al potere, meglio star zitto che fuggire.
Scattano le indagini, tutti sulle brigate rosse,
Ma dall’alto l’ordine è chiaro: bisogna cambiar mosse,
Dissero che non era colpa delle povere brigate,
Ma c’entravano C.I.A., Mossad, F.P.L.P. ed altre cazzate.
Luigi aveva appena 17 anni, troppo piccolo,
Non avrebbe mai potuto fare tutti quei danni.
Chissà se mai si scoprirà la verità,
Noi comunque pretendiamo la sua libertà.
Luigi Ciavardini, ormai è un uomo vero
è in galera solo per il suo cuore nero.
Ma da solo non riuscirà mai a dimostrare
che quel 2 agosto lui aveva altro da fare!
E dopo ventisette anni la gente ancora non crolla
Luigi dalla galera grida: «Boia chi molla!»
Un botto alla stazione,
Troppi morti per la strada.
L’ora della colpa: 10:05
I morti: 85, feriti: oltre 200
La colpa non è nostra
La verità rinchiusa nel cemento.
Terribile miscela di T4 e tritolo
Pochi attimi infernali ed è tutto raso al suolo,
Una dozzina di ambulanze non era sufficiente
Tra strilla, urla e pianti,
Furono i taxi a portar via la gente.
Passa il tempo, siamo 15 anni avanti
Gli accusati sono diventati Ciavardini e Fioravanti,
Nel cuor nostro loro sono innocenti,
Ma al potere purtroppo vi sono solo incompetenti.
Luigi Ciavardini, ormai è un uomo vero
è in galera solo per il suo cuore nero.
Ma da solo non riuscirà mai a dimostrare
che quel 2 agosto lui aveva altro da fare!
Un governo disastroso non seppe come reagire,
Cossiga inutile al potere, meglio star zitto che fuggire.
Scattano le indagini, tutti sulle brigate rosse,
Ma dall’alto l’ordine è chiaro: bisogna cambiar mosse,
Dissero che non era colpa delle povere brigate,
Ma c’entravano C.I.A., Mossad, F.P.L.P. ed altre cazzate.
Luigi aveva appena 17 anni, troppo piccolo,
Non avrebbe mai potuto fare tutti quei danni.
Chissà se mai si scoprirà la verità,
Noi comunque pretendiamo la sua libertà.
Luigi Ciavardini, ormai è un uomo vero
è in galera solo per il suo cuore nero.
Ma da solo non riuscirà mai a dimostrare
che quel 2 agosto lui aveva altro da fare!
E dopo ventisette anni la gente ancora non crolla
Luigi dalla galera grida: «Boia chi molla!»